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Il lusso del silenzio digitale: viaggi oltre la connessione

Barbara Bizzarri
 
Il lusso del silenzio digitale: viaggi oltre la connessione

In un'epoca in cui l'iperconnessione digitale sembra essere diventata la condizione naturale dell'esistenza, emerge un nuovo paradigma di lusso e benessere: la fuga consapevole dalla rete. Il trend dei viaggi offline, identificato come una delle tendenze dominanti del 2025 dall'Hilton Trends Report, rivela un mutamento profondo nelle abitudini di un pubblico sempre più selettivo e informato. Il 27% degli adulti intenzionati a viaggiare dichiara oggi la volontà di ridurre l'utilizzo dei social media durante le vacanze, indicando una crescente esigenza di disconnessione autentica.

Il lusso del silenzio digitale: viaggi oltre la connessione

Plum Guide, la piattaforma internazionale dedicata alla curatela delle più esclusive proprietà in affitto, segnala un incremento del 17% nelle ricerche di dimore "unplugged". Spazi privi di distrazioni tecnologiche, concepiti per riconnettersi con il silenzio, il tempo e la natura. Un esempio emblema di questa nuova sensibilità è il Grand Velas Resorts in Messico, dove un raffinato programma di disintossicazione digitale prevede la figura di un "Detox Concierge", incaricato di sottrarre ogni dispositivo elettronico al momento dell'arrivo, ricreando un'atmosfera che non sfigurerebbe in un episodio di "The White Lotus".

Se da un lato la tecnologia continua a semplificare la logistica del viaggio, dall'altro, quando si insinua come protagonista dell'esperienza, rischia di minare il senso stesso della fuga. Secondo l'organizzazione "It's Time To Log Off", una persona media trascorre online l'equivalente di un giorno a settimana. Il 62% degli adulti ammette di detestare il tempo speso al telefono, mentre il 34% ha controllato Facebook negli ultimi dieci minuti.
Martin Dunford, fondatore di Cool Places, osserva come il concetto di lusso si stia progressivamente trasformando.

Il suo portale, che seleziona strutture d'eccellenza nel Regno Unito, ha visto nascere un nuovo parametro di valore: il tag "senza Wi-Fi". Con l'ausilio delle Università di Greenwich e East Anglia, Dunford ha esplorato gli effetti della disconnessione sulle persone. Dopo le prime ventiquattro ore di disagio, entro le quarantotto si assiste a una ricalibrazione: lettura, passeggiate, riflessione. Al termine di una breve pausa, molti ospiti esitano persino a riaccendere i dispositivi.

Nell'idilliaca campagna irlandese, Rosanna Irwin ha trasformato il proprio burnout in un progetto visionario. Ex dirigente di Facebook, fonda nel 2024 Samsú, una collezione di bungalow immersi nella natura, nati dal bisogno urgente di sottrarsi al rumore digitale. Ogni unità è priva di Wi-Fi, fornita solo di radio, giochi e libri.

Un telefono d'emergenza, minimalista e precaricato con contenuti selezionati, rappresenta l'unico compromesso con il mondo esterno. Irwin invita i suoi ospiti a riscoprire il pensiero lento e l'istinto creativo. Il suo libro di cucina, di prossima uscita, offrirà ricette da realizzare con un'unica pentola e ingredienti raccolti in natura.

Hector Hughes, cofondatore di Unplugged, ha fatto del silenzio digitale la propria missione imprenditoriale. Le sue 40 cabine, destinate a diventare 60 entro l'anno, offrono soggiorni in location selezionate tra Regno Unito e Spagna: dall'Exmoor ai Prepirenei catalani. Alimentate a energia solare, arredate in stile nordico, ogni struttura è dotata di un lucchetto per dispositivi, trasformando la scelta dell'astinenza digitale in un gesto simbolico e liberatorio. L'effetto, sostiene Hughes, è sorprendente: i volti si distendono, le coppie si riscoprono, la percezione del tempo muta.

Accanto a queste realtà pionieristiche, numerose altre iniziative stanno ridefinendo i codici del viaggio contemporaneo. The Offline Club organizza ritiri in Europa, Swallowtail Hill propone esperienze immersive per famiglie nell'East Sussex, mentre il Morromico Lodge in Colombia elimina ogni traccia di connettività per favorire la piena immersione nella giungla. Al Careys Manor Hotel, nel cuore dell'Hampshire, una cabina telefonica d'emergenza rappresenta l'unico ancoraggio al mondo esterno. The Global Retreat Company raccoglie su scala globale un ventaglio di proposte, dai surf camp silenziosi ai ritiri di yoga offline.

In questo panorama, la vacanza detox non è più un vezzo elitario ma l'emblema di un nuovo desiderio collettivo: sottrarsi all'urgenza, rientrare in possesso del proprio tempo. Un gesto semplice e rivoluzionario, che sancisce la nascita di un lusso invisibile: il silenzio digitale.

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