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Sanzione da 1 milione di euro a Shein per greenwashing, l’Antitrust boccia i messaggi ambientali ingannevoli

Redazione
 
Sanzione da 1 milione di euro a Shein per greenwashing, l’Antitrust boccia i messaggi ambientali ingannevoli
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha inflitto una multa da 1 milione di euro a Infinite Styles Services Co. Ltd, la società che in Europa gestisce i siti di e-commerce del marchio Shein, per l’utilizzo di green claim ritenuti ingannevoli o omissivi nella promozione e vendita dei propri prodotti di abbigliamento.

Sanzione da 1 milione di euro a Shein per greenwashing, l’Antitrust boccia i messaggi ambientali ingannevoli

L’intervento dell’Antitrust arriva a seguito di un’istruttoria che ha messo sotto la lente i contenuti pubblicati sul sito italiano della piattaforma (https://it.shein.com) e su altre pagine online collegate, in particolare nelle sezioni “#SHEINTHEKNOW”, “evoluSHEIN” e “Responsabilità sociale”. In queste aree – secondo l’Autorità – l’azienda ha fatto ricorso a dichiarazioni ambientali vaghe, generiche, eccessivamente enfatiche e, in alcuni casi, ingannevoli, che avrebbero potuto orientare in modo scorretto le scelte dei consumatori.

Nel dettaglio, l’AGCM ha rilevato che Shein avrebbe veicolato messaggi in cui si presentavano alcune linee di prodotto come sostenibili, senza fornire informazioni verificabili a supporto di tali affermazioni. Inoltre, le modalità di comunicazione non permettevano agli utenti di comprendere chiaramente il reale impatto ambientale dei capi proposti, in violazione dei principi di trasparenza e correttezza imposti dal Codice del Consumo.

La sanzione si inserisce in un più ampio contesto di vigilanza da parte dell’Antitrust su pratiche commerciali scorrette legate al cosiddetto greenwashing, ovvero l’utilizzo strumentale della tematica ambientale a fini di marketing, senza un effettivo riscontro nei processi produttivi o nelle politiche aziendali.

Il caso Shein rappresenta un importante precedente nel settore del fast fashion, già da tempo sotto osservazione per l’alto impatto ambientale e sociale della sua catena produttiva. L’intervento dell’AGCM mira a tutelare i consumatori da forme di pubblicità fuorvianti, rafforzando il principio secondo cui la sostenibilità dichiarata deve essere concreta, documentata e comunicata in modo chiaro.
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