L’arretramento è ancora più grave a confronto con un febbraio 2019 già in calo (-2,4%) per via dell’attesa dell’entrata in vigore del bonus-malus. Bene le vetture elettrificate (12,6% del mercato), ma in generale pesano negativamente sulle vendite gli effetti dell’emergenza coronavirus

Marcia indietro anche a febbraio per il mercato auto italiano: -8,8%



a cura dell´ANFIA


Torino, 2 marzo 2020 – Secondo i dati pubblicati oggi dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, a febbraio il mercato italiano dell’auto totalizza 162.793 immatricolazioni, in calo dell’8,8% rispetto allo stesso mese del 2019. I volumi immatricolati nei primi due mesi del 2020 ammontano, così, a 318.545 unità, il 7,3% in meno rispetto ai volumi dello stesso periodo del 2019. “A febbraio 2020 il mercato dell’auto, dopo un inizio d’anno a -5,9%, continua a rallentare (-8,8%) – commenta Paolo Scudieri, Presidente di ANFIA. Questo arretramento è ancora più grave in quanto si confronta con un febbraio 2019 già in calo (-2,4%) per via dell’attesa dell’entrata in vigore dell’annunciato bonus-malus. Ad essere penalizzate, in quel caso, erano state soprattutto le vendite di vetture a basse emissioni, in un generale clima di incertezza sulle modalità operative di attuazione della misura. A febbraio 2020, le autovetture ricaricabili sono oltre 7 volte quelle vendute a febbraio 2019 – grazie alle forti variazioni positive sia delle vetture elettriche (quasi 10 volte quelle vendute a febbraio 2019, con l’1,6% di quota) che delle ibride plug-in (+351,5% e 0,7% di quota) – e rappresentano il 2,3% dell’immatricolato, anche grazie al sostegno dell’ecobonus. Se consideriamo le ibride di tutti i tipi insieme alle auto elettriche, che complessivamente sono più che raddoppiate rispetto a febbraio dello scorso anno, la quota di penetrazione arriva al 12,6% del mercato, la più alta di sempre. Sul rallentamento generale delle immatricolazioni di questo mese, in realtà, ha iniziato a pesare anche la situazione di crisi che l’Italia sta vivendo a seguito dell’emergenza coronavirus. Le difficoltà segnalate dai concessionari, in termini di calo delle visite in sede e degli ordini, in particolar modo nelle regioni della ‘zona rossa’, si rifletteranno, con ogni probabilità, in un ulteriore calo del mercato, come fa presagire anche il peggiorato clima di fiducia dei consumatori. Ci auguriamo che a breve si avvii un processo di normalizzazione affinché tutte le imprese del settore, a maggior ragione quelle della filiera produttiva, possano contenere le perdite e ritornare competitive sui mercati internazionali”. Passando all’analisi del mercato per alimentazione1, continua il calo delle immatricolazioni di autovetture diesel, che, nel mese di febbraio 2020, cedono il 30%, con una quota del 34,5%, pari a quasi undici punti percentuali in meno rispetto a febbraio dello scorso anno. Nel primo bimestre, il calo tendenziale diventa così del 27%. Le vetture a benzina diminuiscono del 3% sia nel mese che nel cumulato, raggiungendo una quota di mercato del 45% a febbraio e del 46% nei primi due mesi del 2020. Le autovetture ad alimentazione alternativa registrano, a febbraio, una quota del 20,4% (la più alta da aprile 2010) e crescono del 51,5% nel mese e del 45% nel primo bimestre. Le auto GPL diminuiscono dell’11% nel mese e del 16% nel cumulato, raggiungendo una quota del 6%, sia a febbraio che nei primi due mesi del 2020. Continua, invece, la buona performance delle autovetture a metano, in aumento dell’81% a febbraio (con una quota sul totale mercato del 2,2%) e del 107% nel primo bimestre del 2020 (con una quota del 2,4%). Infine, prosegue la forte crescita del mercato delle autovetture elettrificate. Le ibride mild e full aumentano dell’83% nel mese, con una quota di mercato del 10,3%, e del 79% nel primo bimestre 2020, con una quota del 10%. Nel cumulato dei primi due mesi del 2020, le elettriche e le ibride ricaricabili, crescono di quasi 6 volte rispetto allo stesso periodo del 2019. Ricordiamo che le autovetture ricaricabili, con prezzo di vendita non superiore ai 50.000 euro IVA esclusa e con emissioni fino a 70 g/km di CO2, beneficiano dell’ecobonus per il loro acquisto. In riferimento al mercato per segmenti, a febbraio 2020 diminuiscono del 4% le immatricolazioni di vetture del segmento delle superutilitarie (i modelli più venduti sono Fiat Panda e Fiat 500) e dell’11% quelle del segmento delle utilitarie, il cui modello più venduto è Lancia Ypsilon. Le autovetture medie (Fiat Tipo il modello più venduto) vedono calare il proprio mercato del 7%, con le medie-inferiori in flessione del 12% e le medie superiori in crescita del 19,5%. In calo, per il secondo mese consecutivo, le immatricolazioni di SUV di tutte le dimensioni (-7,5% con una quota di mercato del 40%), di cui il 15% è rappresentato da vetture del Gruppo FCA. I SUV piccoli (i più venduti sono Fiat 500X e Jeep Renegade) mostrano una variazione positiva dell’11%, mentre i SUV compatti, medi e grandi sono in calo, rispettivamente, del 17%, del 28% e del 23%. La variazione è negativa anche per le immatricolazioni di monovolumi, che a febbraio si riducono del 14%. Infine, si segnala il forte calo delle auto superiori (-37,5%), delle auto di lusso (-24%) e delle sportive (-34%). Nel primo bimestre del 2020, risultano in crescita solo le immatricolazioni di autovetture medie-superiori (+12,5%), di SUV piccoli (+6%) e di monovolumi piccoli (+7%), mentre sono in calo tutti gli altri segmenti. Secondo l’indagine ISTAT, a febbraio l’indice del clima di fiducia dei consumatori (base 2010=100) diminuisce da 111,8 a 111,4. L’indice composito del clima di fiducia delle imprese (Iesi) registra, invece, un aumento, passando da 99,2 a 99,8. In riferimento al clima di fiducia dei consumatori, inoltre, per quanto riguarda i beni durevoli, tra cui l’automobile, l’indice relativo all’opportunità attuale all’acquisto risulta in calo rispetto a gennaio (da -47,9 a -49,1). Secondo gli ultimi dati ISTAT disponibili, a febbraio l’indice nazionale dei prezzi al consumo registra una variazione nulla su base mensile e un aumento dello 0,4% su base annua (da +0,5% del mese precedente). La lieve decelerazione dell’inflazione è imputabile prevalentemente alla dinamica dei prezzi dei Servizi relativi ai Trasporti (da +2,6% a +1,5%) e dei Beni energetici non regolamentati (che passa da +3,2% a +1,2%). In quest’ultimo comparto, guardando all’andamento dei prezzi dei carburanti, si rileva una decelerazione dei prezzi del Gasolio (da +3,8% a +0,5% in termini tendenziali, -1,9%su base mensile) e della Benzina (da+6,7% a+3,7%, -1,7% il congiunturale), mentre i prezzi degli Altri carburanti attenuano la loro flessione (da -4,1% a -2,6%, +1,3% il congiunturale). Le marche nazionali, nel complesso, totalizzano nel mese 41.746 immatricolazioni (-7%), con una quota di mercato del 25,6%. Nel cumulato da inizio 2020, le immatricolazioni complessive ammontano a 82.201 unità (-3,5%), con una quota di mercato del 25,8%. I marchi di FCA (escludendo Ferrari e Maserati) totalizzano nel complesso 41.300 immatricolazioni nel mese (-6,7%), con una quota di mercato del 25,4%. Andamento positivo per i brand Fiat (+4,4%) e Lancia (+2,2%). Bene anche Lamborghini (+3,5%). Nel periodo gennaio-febbraio, i marchi di FCA (escludendo Ferrari e Maserati) totalizzano 81.200 autovetture immatricolate, con un calo del 3,4% e una quota di mercato del 25,5%. Chiude positivamente il progressivo 2020 il brand Fiat (+5%), a cui si aggiungono Ferrari (+17,3%) e Lamborghini (+19,2%). Sono cinque, a febbraio, i modelli italiani nella top ten delle vendite, con Fiat Panda (14.465 unità) ancora in prima posizione, seguita, al secondo posto, da Lancia Ypsilon (5.948), che si mantiene stabile, e, al quarto, da Fiat 500 (3.828). Al quinto posto troviamo Fiat 500X (3.587), che sale di due posizioni, seguita, al sesto, da Jeep Renegade (3.423), che avanza di ben quattro posizioni. Il mercato dell’usato totalizza 336.634 trasferimenti di proprietà al lordo delle minivolture a concessionari a febbraio 2020, registrando un calo del 7,3% rispetto a febbraio 2019. Nei primi due mesi del 2020, i trasferimenti di proprietà sono 675.388, l’8,8% in meno rispetto allo stesso periodo del 2019.


  


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