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Sanità e ricerca: un “Data Pact” per il futuro digitale europeo e italiano

Redazione
 
Sanità e ricerca: un “Data Pact” per il futuro digitale europeo e italiano

Un'iniziativa cruciale per l'avanzamento della sanità e della ricerca in Italia e in Europa: l'obiettivo è un "Data Pact", un accordo volto a garantire un'applicazione efficace e condivisa del Regolamento sullo Spazio Europeo dei Dati Sanitari (EHDS) e dell'Ecosistema dei Dati Sanitari (EDS) italiano, le due nuove normative entrate in vigore a marzo 2025.

Sanità e ricerca: un “Data Pact” per il futuro digitale europeo e italiano

L'intesa è stata siglata nei giorni scorsi tra rappresentanti del Ministero della Salute, della Commissione Europea, di diverse Commissioni Parlamentari, delle Regioni, di numerose istituzioni, del mondo della ricerca, di esperti, imprese e stakeholder. L'EHDS, in particolare, è visto come un catalizzatore per una trasformazione epocale nella sanità digitale. Come spiegato da Felicia Pelagalli, coordinatrice dell'evento (in foto), "Lo Spazio Europeo dei Dati Sanitari invita all'apertura e alla condivisione. Nella normativa si difende la sicurezza e la tutela dei dati personali e si supera il consenso come unica base giuridica per l'accesso e il riuso dei dati sanitari introducendo per i cittadini un'opzione di opt-out. A prevalere è l'interesse collettivo alla cura, alla prevenzione e alla ricerca per costruire un'Europa più in salute."

 La Pelagalli ha inoltre evidenziato i benefici economici attesi: "La condivisione dei dati sanitari genererà 11 miliardi di euro di risparmi nel prossimo decennio e una crescita del 20-30% nel settore della sanità digitale secondo le stime UE."

Questa rivoluzione suggerisce la necessità di creare un laboratorio dinamico e pluralista, capace di sviluppare proposte operative concrete ed efficaci per contestualizzare la normativa europea. Ciò avverrà basandosi sui feedback relativi a casi d'uso avanzati dagli stakeholder, sia per l'assistenza sanitaria primaria che per gli utilizzi secondari dei dati. Il "Data Pact" si configura quindi come un percorso decisionale condiviso, aperto a tutti i portatori di interessi. L'obiettivo è accompagnare, a livello nazionale ed europeo, i quattro anni di transizione previsti per l'attuazione delle nuove normative.

Questo avverrà attraverso l'ascolto delle esigenze dei diversi contesti (cittadini, strutture sanitarie, imprese), il monitoraggio costante dei vari passaggi attuativi e l'avvio di simulazioni in ambienti protetti e controllati, le cosiddette "sandbox". Queste sandbox offriranno l'opportunità di testare e sviluppare nuove soluzioni tecnologiche utilizzando dati sanitari reali, senza compromettere la privacy dei pazienti o violare le normative vigenti.

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