Saipem e Subsea7 si uniscono per dare vita a un colosso mondiale nel settore dell'energy services con un fatturato di circa 20 miliardi di euro e un Ebitda di oltre due miliardi di euro. La compagnia italiana e quella britannica hanno infatti annunciato di aver raggiunto un accordo sui principali termini di una possibile fusione delle due società tramite la sottoscrizione di un Memorandum of understanding.
Saipem e Subsea7 si uniscono per creare un colosso da 20 mld di fatturato
La società risultante dalla fusione sarà ridenominata Saipem7 e avrà sede a Milano. Potrà cintare su un’organizzazione globale con oltre 45mila persone, fra cui più di 9mila ingegneri e project manager.
Gli azionisti di Saipem e Subsea7, ovvero Eni, Cdp Equity e Siem Industries, deterranno in misura paritetica (in rapporto 50-50) il capitale sociale della nuova compagnia: gli azionisti di Subsea7 riceveranno 6,688 azioni di Saipem per ogni azione Subsea7 detenuta. Siem Industries (azionista di riferimento di Subsea7) risulterebbe titolare di circa l’11,9% del capitale sociale della nuova compagnia, mentre Eni e Cdp Equity (azionisti di riferimento di Saipem) ne deterrebbero, rispettivamente, circa il 10,6% e circa il 6,4%. La nuova compagnia distribuirà un dividendo straordinario di 450 milioni di euro immediatamente prima del perfezionamento dell'operazione.
Si prevedono sinergie annuali pari a circa 300 milioni di euro dal terzo anno successivo al completamento della fusione, con costi one-off connessi all'ottenimento di tali sinergie pari a circa 270 milioni di euro. Saipme7 avrà azioni quotate sia sulla borsa di Milano che su quella di Oslo. Il perfezionamento dell'operazione è previsto nella seconda metà del 2026.
Gli accordi prevedono che il presidente del Cda della nuova compagnia sia designato da Siem Industries, mentre l'amministratore delegato sia designato da Cdp Equity ed Eni. In aggiunta, è attualmente previsto che Alessandro Puliti (in foto) sia nominato amministratore delegato della compagnia, mentre è attualmente previsto che John Evans sia nominato amministratore delegato della società che gestirà il business Offshore. Tale business comprenderà tutte le attività di Subsea7 e le attività Offshore Engineering & Construction di Saipem.
Il MoU prevede, inter alia, un impegno di lock-up della durata di tre anni, un impegno di standstill e un accordo per la presentazione di una lista comune per la nomina della maggioranza dei membri del Cda di Saipem7.
Soddisfazione è stata espressa dal ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, secondo il quale "l`accordo per la fusione di Saipem con la norvegese Subsea 7 rappresenta un perfetto esempio di come il pubblico può valorizzare operazioni industriali imponenti. Con questa fusione, infatti, si costruisce un colosso mondiale del settore dell`ingegneria energetica ma con sede in Italia, a Milano".
A Piazza Affari, dopo una fiammata inziale che ha portato il titolo Saipem a guadagnare quasi il 5%, le azioni della compagnia mostrano al momento un rialzo dello 0,65%, mentre il titolo Eni cede lo 0,56%.