Economia

Chi sono gli italiani che pensano al futuro? Il ritratto dei risparmiatori previdenziali dalla relazione Covip

Redazione
 
Chi sono gli italiani che pensano al futuro? Il ritratto dei risparmiatori previdenziali dalla relazione Covip

La previdenza complementare in Italia disegna un profilo ben preciso: prevalentemente maschile, residente al Nord e con un'età media di 47 anni. È quanto emerge dalla recente relazione della Covip (Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione), presentata ieri alla Camera dei Deputati, che offre uno spaccato interessante sulla partecipazione degli italiani alle forme di pensione integrativa.

Chi sono gli italiani che pensano al futuro? Il ritratto dei risparmiatori previdenziali dalla relazione Covip

Il documento della Covip evidenzia come la partecipazione femminile resti minoritaria. Le donne rappresentano appena il 38,4% del totale degli iscritti, una quota inferiore di circa 7 punti percentuali rispetto agli uomini se si considera la forza lavoro complessiva. L'età media degli aderenti si attesta sui 47 anni per entrambi i generi.

Tuttavia, un dato incoraggiante riguarda i più giovani: la percentuale di under 35 è in aumento, raggiungendo il 19,9% del totale, con un incremento di 2,3 punti percentuali dal 2019. Ancora più significativa è la crescita del tasso di partecipazione nella fascia 15-34 anni, che ha toccato il 29,9% alla fine del 2024, ben 8,4 punti percentuali in più rispetto a cinque anni fa.

La relazione della Commissione sottolinea una netta disparità geografica. La maggior parte degli iscritti, il 57,2%, risiede nelle regioni settentrionali, dove il tasso di partecipazione supera la media nazionale. Al contrario, le aree meridionali registrano valori sensibilmente inferiori. Questa differenza si riflette anche nelle contribuzioni: nelle regioni più ricche del Nord, i versamenti medi sono più elevati, con picchi di 3.600 euro, una cifra che si dimezza in molte zone del Mezzogiorno. Il flusso di contributi incassati nel 2024 dallo stock di iscritti ha raggiunto i 20,5 miliardi di euro, segnando un aumento del 7% rispetto all'anno precedente.

Di questa somma, circa 8,6 miliardi di euro provengono dal Trattamento di Fine Rapporto (Tfr) versato alle forme pensionistiche, rappresentando circa un quarto del Tfr complessivo generato nel sistema produttivo nazionale. La Covip ha infine specificato che l'anno scorso i contribuenti attivi, ovvero gli iscritti che hanno effettivamente effettuato versamenti, sono stati 7 milioni, corrispondenti al 72,3% del totale degli aderenti.

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