L'inflazione nel Regno Unito, secondo i dati resi noti questa mattina dall’Office for National Statistics, è scesa a dicembre al 2,5%, quando in novembre l'indice dei prezzi al consumo era stato del 2,6%. L’inflazione di fondo, che esclude i di cibo ed energia, considerati volatili, si è attestata al 3,2% nei dodici mesi fino a dicembre, in calo rispetto al 3,5% di novembre.
Regno Unito: scende leggermente l'inflazione, in lieve calo la sterlina
Dopo i minimi di settembre (l′1,7%) prezzi mensili hanno segnato una ripresa sulla scia di costi del carburante più elevati e di commissioni sui servizi in aumento più rapidamente del prezzo dei beni. A dicembre, il tasso di inflazione annuale dei servizi si è attestato al 4,4%, in calo rispetto al 5% di novembre.
Questa mattina la sterlina, dopo la pubblicazione dei dati, era in calo dello 0,3% rispetto al dollaro.
Il 6 febbraio la Banca d’Inghilterra terrà la sua programmata riunione, in cui - secondo le previsioni degli economisti - taglierà il tasso di interesse di riferimento dal 4,75% al 4,5%, al di là di elementi frenanti quali la crescita dei salari e l’incertezza sulle prospettive economiche della Gran Bretagna.
L'economia del Regno Unito vive, da tempo, un periodo di difficoltà, che potrebbe essere aggravato da fattori esterni, quali la politica di dazi aggressivi annunciata dal presidente eletto Donald Trump.
Gli aumenti delle tasse annunciati dal governo lo scorso autunno, che dovrebbero entrare in vigore ad aprile, hanno peraltro causato ulteriori timori tra le aziende britanniche, che avvertono che gli investimenti, le assunzioni e la crescita subiranno un rallentamento.