Un nuovo passo verso l’economia circolare parte dagli aeroporti romani, simbolo di mobilità globale ma anche – da oggi – laboratorio di sostenibilità. Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) e Aeroporti di Roma (ADR) hanno siglato un protocollo d’intesa che unisce pubblico e privato in un impegno concreto per il riciclo, la sensibilizzazione ambientale e l’innovazione nella gestione dei rifiuti.
Firmato presso l’Innovation Hub del Terminal 1 del Leonardo da Vinci, l’accordo prevede l’attivazione di progetti pilota negli scali di Fiumicino e Ciampino, tra cui la raccolta e il recupero di bottigliette in plastica, pile esauste e piccoli RAEE, ma anche la diffusione di campagne per la corretta gestione dei mozziconi di sigaretta. Le iniziative coinvolgeranno non solo i passeggeri, ma anche gli operatori aeroportuali, trasformando l’aeroporto in un vero e proprio hub di cultura ambientale.
A firmare l’intesa sono stati Marco Troncone, Amministratore Delegato di Aeroporti di Roma, e la Viceministra del MASE, On. Vannia Gava, alla presenza dell’Ing. Laura D’Aprile, Capo Dipartimento per la transizione ecologica e gli investimenti verdi del MASE, e di Veronica Pamio, SVP External Affairs, Sustainability and Destination Management.
L’accordo mira a costruire un modello operativo condiviso, con la partecipazione attiva di enti e consorzi chiave nel settore del riciclo – come CONAI, COREPLA, COREVE, CORIPET, il Centro di Coordinamento RAEE e il Centro Nazionale Pile e Accumulatori – per sviluppare soluzioni tracciabili e innovative per il recupero dei materiali.
“Tra i pilastri strategici di ADR c’è lo sviluppo sostenibile,” ha dichiarato Troncone, sottolineando come l’economia circolare non sia solo una scelta ambientale, ma anche una nuova modalità di servizio ai passeggeri e alle compagnie aeree. “Rivedere il modo in cui usiamo le risorse, recuperando e valorizzando materiali, significa ripensare l’aeroporto del futuro.”
La viceministra Gava ha posto l’accento sulla necessità di un cambiamento culturale: “Un aeroporto può diventare un presidio di educazione ambientale. Il rifiuto, se ben gestito, è una risorsa. E questo è il messaggio che dobbiamo trasmettere in un momento in cui i flussi crescono e la sostenibilità diventa un obbligo, non più un’opzione.”
L’accordo si inserisce in un contesto più ampio di trasformazione sostenibile degli aeroporti romani, già protagonisti di iniziative pionieristiche. A gennaio 2025 ADR ha inaugurato, in collaborazione con Enel e Circet, la Solar Farm, il più grande impianto fotovoltaico in autoconsumo in uno scalo europeo. Da poche settimane è operativo anche PIONEER, sistema di storage con batterie second-life sviluppato con l’Istituto Fraunhofer, che consentirà di ridurre le emissioni di CO₂ di 16.000 tonnellate in dieci anni.
L’impegno di ADR nel campo della sostenibilità è stato riconosciuto anche a livello internazionale: per il terzo anno consecutivo, la società è stata premiata da World Finance come “Most Sustainable Company in the Airport Industry 2025”.