La Festa della Repubblica si conferma una leva economica cruciale per il turismo nazionale. Secondo i dati dell’indagine Tecnè per Federalberghi, saranno 14,9 milioni gli italiani in viaggio per il ponte del 2 giugno, complice la collocazione strategica della festività su un lunedì che consente di prolungare il fine settimana.
Ponte del 2 Giugno: quasi 15 milioni di italiani in viaggio, 7 miliardi il giro d’affari
Si tratta di un flusso imponente, capace di generare un giro d’affari complessivo stimato in circa 7 miliardi di euro, con una spesa media individuale di 470 euro e una permanenza media di 3,6 notti fuori casa. La stragrande maggioranza dei viaggiatori, oltre il 92%, rimarrà in Italia, privilegiando mete vicine e autentiche.
“Il fatto che quasi 15 milioni di italiani si metteranno in movimento per godersi una seppur breve pausa legata alla Festa della Repubblica, sembra davvero sancire un ritorno al meglio del turismo italiano, con tante famiglie che riprendono il gusto di viaggiare assieme, magari anche optando per luoghi di prossimità, facilmente raggiungibili, purché si tenga fede al progetto vacanza – ha dichiarato il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca – la voglia di Italia non è ancora passata: il 92,4% dei viaggiatori, abbiamo visto, resterà, per così dire, nei propri lidi. Magari assaporando un’esperienza che potrebbe ripetersi nella stagione estiva”.
Le destinazioni più richieste sono il mare con il 41,1% delle preferenze, seguito dalle città d’arte al 27,8%, dalla montagna al 15,6%, dai laghi al 6,8% e dalle località termali al 5,9%. Le motivazioni di scelta evidenziano una forte attrazione per i paesaggi naturali, indicati dal 53,8% degli intervistati, la facilità di accesso per il 35,1% e l’interesse per il patrimonio artistico per il 30,8%. In termini di ospitalità, il 24,4% dei vacanzieri sceglierà hotel o villaggi turistici, il 24,2% si appoggerà a case di amici o parenti, il 22% opterà per bed & breakfast, il 15,2% per abitazioni di proprietà e il 4,5% per residence. Le principali voci di spesa saranno la ristorazione con il 29,1%, i trasporti con il 21,7%, l’alloggio con il 18,4% e lo shopping con il 12,8%. Il picco delle partenze è previsto per venerdì 30 maggio, quando oltre 8,7 milioni di persone si metteranno in viaggio. Il mezzo preferito resta l’automobile, scelta dal 75% degli italiani, mentre il 18,1% prenderà l’aereo e il 4,4% utilizzerà il treno. Le attività più praticate durante il soggiorno includeranno passeggiate, indicate dal 68,9% dei viaggiatori, eventi enogastronomici per il 36,9%, escursioni per il 35,8%, visite a musei o mostre per il 22,3% e concerti o spettacoli musicali per il 21,2%.
“Ancora una volta – ha aggiunto Bocca – abbiamo potuto constatare che le strutture alberghiero ricettive riscuotono l’interesse dei nostri concittadini: secondo la nostra indagine, gli alberghi e i villaggi turistici rappresentano il 24,4% delle scelte. Un bel segnale per il nostro settore che è in continua evoluzione, anche e proprio con l’obiettivo di intercettare e valorizzare progressivamente le nuove tendenze della nostra clientela”.
La metà degli intervistati dichiara di aver modificato le proprie abitudini per contenere l’impatto dell’inflazione. Chi invece non partirà lo farà principalmente per motivi economici, nel 35,6% dei casi, o per esigenze familiari, nel 21,9%. Nel complesso, emerge un quadro di forte vitalità per il settore turistico, sospinto da una domanda interna solida e da un rinnovato desiderio di scoperta del territorio, pur connotato da comportamenti più attenti e selettivi: “Non vi è dubbio che il viaggio breve si presti ad una maggiore accessibilità. Si spera in questo senso che l’offerta turistica italiana abbia la capacità di rispondere ad una domanda crescente, che rivela il profilo di un viaggiatore italiano nuovo, reduce dal trauma della pandemia e dunque più formato e con esigenze contemporanee, sempre più orientato sulla qualità, l’accessibilità, la sostenibilità e l’innovazione, ovvero i temi che ci vedono impegnati a livello mondiale per un turismo che guarda al futuro”, ha concluso il presidente di Federalberghi.