Attualità

Pirateria audiovisiva: 295 milioni di atti illeciti nel 2024, danno da 2,2 miliardi al sistema Italia

Redazione
 
Pirateria audiovisiva: 295 milioni di atti illeciti nel 2024, danno da 2,2 miliardi al sistema Italia

Il mondo dell'audiovisivo e dei contenuti digitali in Italia continua a fronteggiare una minaccia persistente: la pirateria. Nonostante un lieve calo registrato negli ultimi due anni nel numero di atti illeciti e di utenti coinvolti, il danno economico potenziale per le industrie e per l'intero sistema-Paese rimane elevatissimo.

Pirateria audiovisiva: 295 milioni di atti illeciti nel 2024, danno da 2,2 miliardi al sistema Italia

È quanto emerso a Roma in occasione degli "Stati Generali della Lotta alla Pirateria tra Legalità, Sicurezza e Intelligenza Artificiale", un evento organizzato da FAPAV (Federazione per la Tutela delle Industrie dei Contenuti Audiovisivi e Multimediali) in collaborazione con Ipsos.

L'indagine ha rivelato che nel 2024 circa il 38% degli adulti italiani ha commesso almeno un atto di pirateria. I contenuti più colpiti restano i film (29%), seguiti da serie/fiction (23%), programmi generici (22%) e sport live (15%), con dati sostanzialmente stabili rispetto all'anno precedente. Complessivamente, si stimano circa 295 milioni di atti di pirateria compiuti nel 2024, un decremento dell'8% rispetto al 2023, ma un dato che, seppur in calo dal 2016 (-56%), continua a destare preoccupazione. La pirateria sportiva, praticata dal 15% della popolazione adulta, vede il calcio come contenuto predominante, affiancato da Formula 1, tennis e Moto GP.

Le istituzioni hanno ribadito la ferma volontà di contrastare il fenomeno. Il senatore Claudio Lotito ha sottolineato la gravità della situazione: "La legge antipirateria è stringente e non consente più a nessuno di violare la legge. Si è sottovalutato il fenomeno per troppo tempo, ma oggi si è sancito che è un reato grave. Dietro a questo fenomeno c’è una vera e propria organizzazione criminale che non solo crea danni economici allo Stato, ma nel lucrare illegalmente viola anche la sovranità digitale". Lotito ha enfatizzato l'importanza di un'azione congiunta: "Dobbiamo far capire che l’uso del pezzotto è reato e che in quanto tale va represso. Parallelamente c’è da portare avanti anche un’azione educativa e formativa, per sviluppare cultura della legalità, a partire soprattutto dalle scuole".

Un messaggio di forte sostegno è arrivato anche dal Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, che ha evidenziato in un videomessaggio come il Governo abbia "adottato una normativa all’avanguardia per il contrasto rapido ed efficace della pirateria, sia nei confronti di chi offre contenuti illegali, sia verso l’utente finale."

Federico Mollicone, Presidente della Commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera dei Deputati, ha confermato l'efficacia della nuova normativa: "I dati dell’indagine, in atti assoluti di pirateria repressi, dimostrano che la legge sta funzionando e ha funzionato. In un solo anno ci sono stati 25 milioni di atti di pirateria in meno nel complesso del comparto". Mollicone ha inoltre annunciato futuri interventi legislativi per rafforzare la tutela: "Lavoreremo inoltre per integrare la legge e renderla sempre più efficace anche contro il camcording", la pirateria che viene fatta in una sala cinematografica.

Giacomo Lasorella, presidente dell'AGCOM, ha illustrato il ruolo cruciale dell'Autorità: "Il fenomeno della pirateria è probabilmente in una fase di contenimento ma è ancora estremamente e drammaticamente rilevante. Con la nuova legge c’è stato un passaggio fondamentale, perché consente di bloccare immediatamente, su segnalazione, entro 30 minuti i contenuti illeciti. Nel primo periodo di applicazione della normativa abbiamo registrato 55.504 segnalazioni che hanno portato al blocco".

Nonostante i segnali di rallentamento, il potenziale economico della pirateria rimane allarmante. Secondo l'indagine, il danno potenziale in termini di fatturato perso per film e serie/fiction piratate nel 2024 è stimato in 778 milioni di euro, mentre per lo sport live si parla di 350 milioni di euro. L'impatto complessivo sull'economia italiana, in termini di PIL perso, si aggira sui 904 milioni di euro, con una stima di 12.100 posti di lavoro a rischio.

Alessandro Usai, Presidente di Anica, ha dipinto un quadro preoccupante: "Il cinema e le serie hanno subito circa 780 milioni di euro di danno dalla pirateria. Ad occhio parliamo di un dato superiore all’investimento in show scripted, quindi film e serie, di Rai, Mediaset, Netflix e Prime. Questa è la dimensione della sottrazione di risorse da parte dei pirati."

Emilie Anthonis, President & Managing Director MPA EMEA, ha messo in guardia sulle nuove frontiere della criminalità digitale: "Oggi non ci troviamo più di fronte a semplici download illegali o a siti web pirata occasionali. Stiamo affrontando reti criminali altamente organizzate, capaci di adattarsi rapidamente e che rappresentano una minaccia diretta per i creatori di contenuti, per i consumatori e per la sostenibilità stessa del settore audiovisivo."

In questo allarmante scenario, le Forze dell'Ordine sono in prima linea. Marco Fabio Vetrano, Comandante del Gruppo Radiodiffusione ed Editoria della Guardia di Finanza, ha illustrato le azioni concrete: "Ci siamo dotati di una componente speciale, con competenze tecniche e tecnologiche avanzate, per consentirci di evolvere nelle azioni in base al contesto operativo". Tuttavia, la battaglia non può essere vinta solo con la repressione.

La "cultura della legalità" è stata un tema ricorrente. Nando Pagnoncelli, Presidente Ipsos Italia, ha evidenziato una "diffusa auto-indulgenza" verso la pirateria e la "convinzione dell'impunità", sottolineando come sia fondamentale una comunicazione che "includa anche i rischi conseguenti all’applicazione della legge: la frequenza e gli importi delle sanzioni comminate e i risultati delle azioni di enforcement devono arrivare a tutti gli italiani, perché si abbiano effetti preventivi prima ancora che punitivi".

Mentre Federico Bagnoli Rossi, Presidente di FAPAV, ha concluso ribadendo la necessità di un approccio multifunzionale: "Non si tratta di un problema solo economico o industriale ma assume sempre di più una connotazione sociale dove il singolo pirata entra a far parte di un sistema criminale, il cui unico obiettivo è il business. La deterrenza rimane una leva importante per contrastare il fenomeno: l’auspicio è che Piracy Shield possa essere utilizzato anche per oscurare, entro 30 minuti, siti che trasmettono non solo eventi sportivi live ma anche film e serie/fiction di prima visione".

  • skin Banca Ifis
  • Poste Italiane giugno 2025
  • Enel Prima Vera - Rata Vera
  • Fineco Change is Good
  • Fineco Change is Good
  • Fineco Change is Good
  • Fineco Change is Good
  • villa mafalda 300x600
Rimani sempre aggiornato sulle notizie di tuo interesse iscrivendoti alla nostra Newsletter
Notizie dello stesso argomento
L'assassino in carcere incide e diffonde musica, senza che qualcuno si prenda la responsabilità
19/06/2025
Redazione
L'assassino in carcere incide e diffonde musica, senza che qualcuno si prenda la responsab...
Indipendenza energetica e nucleare al centro del dibattito pubblico, ma l’Italia chiede più chiarezza
19/06/2025
WGR
Indipendenza energetica e nucleare al centro del dibattito pubblico, ma l’Italia chiede pi...
Bufera legale tra Chiara Ferragni e Safilo, tra richieste milionarie e accuse di danni d’immagine
19/06/2025
Redazione
Bufera legale tra Chiara Ferragni e Safilo, tra richieste milionarie e accuse di danni d’i...
Boom di prenotazioni online per le spiagge italiane: estate 2025 all'insegna del digitale e dei record
19/06/2025
Redazione
Boom di prenotazioni online per le spiagge italiane: estate 2025 all'insegna del digitale ...