La BP ha concluso un accordo da 6 miliardi di dollari per vendere la quota di maggioranza della sua divisione oli motore Castrol a una società di investimenti statunitense. Il colosso petrolifero ha venduto una quota del 65% di Castrol, azienda produttrice di lubrificanti per auto, moto e veicoli industriali, alla Stonepeak, con sede a New York.
Petrolio: BP vende la sua quota di maggioranza di Castrol
L'accordo ha valutato Castrol a 10,1 miliardi di dollari, con BP che ha ricevuto 6 miliardi di dollari in contanti, che utilizzerà per ripagare i debiti e concentrarsi sul suo core business. BP manterrà una quota del 35% in Castrol, di cui aveva assunto il controllo per la prima volta nel 2000.
La grande compagnia petrolifera britannica ha affermato che la vendita rappresenta una "pietra miliare" nei suoi piani di riorganizzazione aziendale e riduzione dei costi.
A febbraio la BP ha annunciato l'intenzione di vendere asset per un valore di 20 miliardi di dollari nel tentativo di concentrarsi sul suo core business del petrolio greggio e del gas e di rafforzare il suo bilancio.
In seguito all'accordo odierno e ai precedenti annunci, la società afferma di aver già percorso più della metà del cammino verso il raggiungimento di tale obiettivo.
Sta inoltre spostando la sua strategia dagli investimenti nell'energia verde e rinnovando la sua attenzione su petrolio e gas, in seguito alle pressioni di alcuni investitori frustrati dal fatto che i suoi profitti e il prezzo delle sue azioni fossero rimasti inferiori a quelli dei rivali.
Anche i rivali Shell e la società norvegese Equinor hanno ridimensionato i piani di investimento nell'energia verde e l'appello del presidente degli Stati Uniti Donald Trump a "trivellare, trivellare, trivellare" ha incoraggiato le aziende a investire nei combustibili fossili.
La vendita di Castrol avviene una settimana dopo che la BP ha presentato il suo primo amministratore delegato donna, Meg O'Neill, che assumerà il timone nell'aprile 2026, appena due anni dopo che Murray Auchincloss aveva preso il posto, come CEO, di Bernard Looney.
La sua nomina a sorpresa è avvenuta solo tre mesi dopo che la BP aveva nominato un nuovo presidente, Albert Manifold.