Carlo Alberto Medal




Nicola  Persico

Nicola Persico è il primo vincitore della Carlo Alberto Medal per il migliore economista italiano sotto i quaranta anni. Il premio segue le orme della John Bates Clark Medal istituita nel 1947 per il migliore economista sotto i quaranta anni (che spesso è stata un´anticipazione del premio Nobel) e del Jahnsson Award inaugurato nel 1993 per il migliore economista sotto i quarantacinque anni in Europa. I suoi contributi nel campo dell´economia - così cita la motivazione del premio - sono tra i migliori esempi dell´uso della teoria economica per dare una struttura ai dati che diversamente sarebbero difficili da interpretare senza l´aiuto di un modello. Da una recentissima ricerca emerge che gli economisti italiani di ottima qualità costituiscono circa il sette per cento dei migliori dodici dipartimenti di economia negli Stati Uniti. C´è inoltre un gran numero di economisti italiani nelle migliori business school e nei migliori dipartimenti europei. La scelta di Persico è stato decretata da un comitato di selezione, coordinato dal direttore del Collegio, Pietro Garibaldi, e composto da Alberto Alesina (Harvard University), Orazio Attanasio (University College London), Maristella Botticini (Università di Torino e Collegio Carlo Alberto), Luigi Guiso (Università di Roma Tor Vergata e EUI-Firenze), Christopher Pissarides (London School of Economics), Thomas J. Sargent (New York University) e Guido Tabellini (IGIER, Università Bocconi).

Chi è Nicola Persico

La storia di Nicola Persico appartiene ad una generazione di giovani studiosi che hanno espatriato per continuare il proprio lavoro di ricerca. Nato a Palermo il 1 settembre del 1967, dopo la laurea nel 1991 all´Università Bocconi, Persico ha conseguito nel 1996 il dottorato in Economia presso la Northwestern University (USA), e ha lavorato nelle più prestigiose università americane (University of Pennsylvania, Princeton University, Center for Advanced Study in the Behavioral Sciences di Stanford University). Oggi è professore di Economia presso la New York University. Ha pubblicato contributi scientifici sulle riviste più importanti ed ha vinto numerosi Nsf grants oltre alla Sloan Fellowship, offerta ogni anno ai migliori otto giovani economisti. A partire dal 2001 ha pubblicato sul Journal of Political Economyuna serie di articoli su racial profiling, ovvero il trattamento diseguale operato dalla polizia dei gruppi etnici diversi. È un argomento molto controverso negli Stati Uniti soprattutto per quanto riguarda le differenze tra bianchi e neri, ma più di recente anche per la maggiore attenzione cui sono sottoposti i gruppi di origine mussulmana. Questi articoli sono stati ampiamente citati dalla stampa specializzata, così come l´articolo su provision of public goods in alternative electoral systems , pubblicato nel 2001 su American Economic Review. Il contributo più importante degli articoli di Nicola Persico è lo sviluppo, la messa in pratica e l´interpretazione dell´hit-rate test: un modo di stimare i pregiudizi razziali della polizia sulla base di dati sui tassi di criminalità (hit rates). Se questi sono uguali in tutti i gruppi, la polizia sta semplicemente massimizzando il numero totale di arresti, senza alcun razzismo anche se, per esempio, arresta molti più neri che bianchi. Se l´hit rate è più alto per un gruppo che per un altro, questo si può interpretare come evidenza di pregiudizio contro questo gruppo. Un´altra linea di ricerca si concentra sul ruolo delle istituzioni politiche nel dare adeguati incentivi all´offerta di beni pubblici. Una serie di tre articoli presenta un trade-off tra l´efficienza dei beni pubblici e la loro inefficacia come strumento di campagna elettorale e le conseguenze di questo trade-off per 1) la superiorità di alcuni sistemi di votazione comunemente in uso, 2) le potenziali inefficienze dell´eccessiva competizione tra numerosi partici politici e 3) un´analisi della diffusione del diritto di voto nel diciannovesimo secolo.


(A cura di UniNews)



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