Economia

Patuelli rilancia ruolo delle banche italiane tra innovazione e democrazia economica

Redazione
 
Patuelli rilancia ruolo delle banche italiane tra innovazione e democrazia economica
L’assemblea annuale dell’ABI, ospitata a Milano presso l’Università Bocconi, ha visto il Presidente Antonio Patuelli tracciare una visione chiara per il futuro delle banche italiane. In un contesto internazionale segnato da guerre e tensioni geopolitiche che mettono a rischio economia e stabilità, Patuelli ha sottolineato la necessità di “disarmare le parole” e rafforzare la fiducia, evocando la figura di Papa Leone XIV.

Patuelli rilancia ruolo delle banche italiane tra innovazione e democrazia economica

Secondo Patuelli, le banche restano un anello cruciale dell’economia, esposte ai rischi ma anche protagoniste nel sostenere famiglie e imprese. Tra i punti centrali, la trasformazione del MES in un vero organismo UE, la necessità di un corpus unico di regole bancarie europee e l’urgenza di contrastare protezionismi e dazi che minacciano il libero mercato. Il Presidente ha anche ribadito la richiesta di semplificazioni fiscali per stimolare investimenti produttivi, sposando la proposta di Confindustria di potenziare l’IRES premiale o ripristinare l’ACE.

Sul fronte interno, le banche italiane stanno mostrando segni di solidità grazie a massicce ricapitalizzazioni, riorganizzazioni e investimenti tecnologici. Questi processi hanno reso gli istituti più efficienti e competitivi, nonostante il peso di una fiscalità elevata. La sfida oggi passa anche dall’adozione dell’intelligenza artificiale, che rappresenta una leva per migliorare servizi, rafforzare la sicurezza digitale e difendersi da crescenti minacce informatiche.

Il Presidente ABI ha ribadito l’impegno per una concorrenza leale tra banche e operatori finanziari non tradizionali, sottolineando la centralità della tutela dei dati e della resilienza informatica, anche grazie al regolamento europeo DORA e al monitoraggio delle cripto-attività con MiCAR.

L’attenzione è rivolta pure al territorio: Patuelli ha evidenziato come la contrazione delle filiali sia legata anche allo spopolamento di alcune aree, richiamando la necessità di investimenti infrastrutturali e tecnologici per rivitalizzare Appennini, Mezzogiorno e zone alpine.

In ottica sociale, Patuelli ha messo in risalto l’impegno delle banche per la giustizia sociale, la parità di genere e la crescita delle giovani generazioni. L’educazione finanziaria resta uno dei pilastri strategici, in linea con lo spirito dell’articolo 4 della Costituzione italiana e con la missione storica dell’ABI di favorire un mercato libero ma ben regolato.

Chiudendo il suo intervento, Patuelli ha ricordato l’eredità morale dei fondatori dell’ABI nel 1945, ribadendo l’impegno verso un’etica della libertà e della responsabilità che va oltre le mere disposizioni di legge. Una visione che punta a consolidare la democrazia economica come condizione essenziale per la crescita sostenibile del Paese.
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