Economia

Pagamenti digitali, Italia a due velocità, adulti più esperti, ragazzi entusiasti ma in difficoltà

Redazione
 
Pagamenti digitali, Italia a due velocità, adulti più esperti, ragazzi entusiasti ma in difficoltà
Nella quotidianità degli italiani i pagamenti digitali non sono più una novità, sono una consuetudine. Eppure il Paese procede a due velocità. L'indagine di Altroconsumo mostra che il 79% degli adolescenti (14-17 anni) e il 93% degli adulti (18-74 anni) ha utilizzato strumenti digitali nell’ultimo anno. I più giovani privilegiano canali semplici e immediati - il 50% usa carte prepagate, il 44% paga online con carte di debito/credito, il 32% ricorre ad app e piattaforme - mentre gli adulti sfruttano un ventaglio più ampio di soluzioni, coerente con esigenze più complesse come bollette, spese familiari e acquisti ricorrenti.

Pagamenti digitali, Italia a due velocità, adulti più esperti, ragazzi entusiasti ma in difficoltà

Wallet e app di pagamento hanno ormai una diffusione simile: li usano l’81% dei ragazzi e l’82% degli adulti. La soddisfazione è alta in entrambe le platee, con l’82% degli adolescenti e il 77% degli adulti che si dichiarano molto soddisfatti. In cima alle preferenze figurano facilità d’uso, percezione di sicurezza, tutela della privacy e gestione semplificata delle opzioni di pagamento. Non mancano tuttavia le frizioni operative, quasi otto ragazzi su dieci (79%) hanno sperimentato almeno una difficoltà, più spesso legata a fondi insufficienti; tra gli ostacoli comuni, transazioni rifiutate (20% dei teenager, 24% degli adulti), crash di siti o app (15% e 18%) e non accettazione dello strumento (circa 14-15% ragazzi, 18% adulti). Interessante anche la dimensione “educativa”: la metà degli adolescenti e il 37% degli adulti ha aiutato amici o parenti a concludere pagamenti digitali, segno che competenze e fiducia si costruiscono nella rete delle relazioni.

Sul fronte della sicurezza, l’opinione pubblica premia app e wallet, ritenuti più affidabili rispetto a carte e home banking, anche grazie all’autenticazione biometrica e alla “schermatura” del conto corrente.

Gli adulti si mostrano più cauti nella gestione dei dati personali; i giovani, più disinvolti, accettano più spesso di condividere informazioni per esigenze di sicurezza antifrode e antiriciclaggio (61% contro il 52% degli adulti), ma meno della metà legge con attenzione le informative sulla privacy, pur impostando restrizioni ai permessi delle app nel 65% dei casi. La disponibilità a condividere dati per fini commerciali o con soggetti terzi resta invece bassa in tutti i gruppi.

Resta ampio, in generale, il vuoto informativo sull’euro digitale. Il progetto della Banca centrale europea prevede una versione elettronica della moneta unica, complementare al contante, emessa e garantita dalla Bce, non una criptovaluta privata, ma uno strumento pubblico che consentirà pagamenti digitali anche peer-to-peer, con potenziali benefici economici e strategici per l’autonomia europea. Eppure il 57% degli adolescenti italiani non ne ha mai sentito parlare e il 47% dichiara di non essere informato; tra gli adulti, percentuali simili: 56% e 35%. Perché l’euro digitale possa affermarsi, serviranno trasparenza sulle tutele, costi bassi, massima accettazione online/offline, rimborsi rapidi in caso di frode e solide garanzie di privacy: sono proprio queste le caratteristiche che gli italiani indicano come imprescindibili, con ciascun intervistato che in media ne seleziona quasi quattro su cinque tra quelle considerate essenziali.

La fotografia generazionale è nitida, i giovani cercano semplicità, immediatezza, accettazione universale e programmi fedeltà, ma pagano l’inesperienza e la limitata disponibilità di fondi; gli adulti abbinano praticità a una maggiore consapevolezza dei rischi e a una più marcata prudenza sui dati personali. Il punto di equilibrio passa da educazione finanziaria e digitale, interfacce più inclusive, percorsi di onboarding chiari e strumenti pensati per chi entra per la prima volta nell’ecosistema dei pagamenti.

L’indagine è stata realizzata tra il 20 maggio e il 6 giugno 2025 in dieci Paesi Ue (Austria, Belgio, Francia, Germania, Grecia, Italia, Portogallo, Slovenia, Spagna, Paesi Bassi) su 10.227 risposte valide - 8.688 adulti e 1.539 adolescenti - con campioni rappresentativi della popolazione 14-74 anni. I dati riportati in questo articolo si riferiscono all’Italia, salvo la sezione “Problemi e difficoltà” che utilizza dati aggregati dei dieci Paesi. Il progetto, promosso dalla Banca centrale europea, è stato condotto da beuc, euroconsumers, icrt e tredici organizzazioni nazionali tra cui altroconsumo.

  • Non è solo luce e gas, è l'energia di casa tua.
  • Villa Mafalda Radiologia Interventistica
  • Enel Prima Vera - Rata Vera
  • Fineco Change is Good
  • Fineco Change is Good
  • Fineco Change is Good
  • Fineco Change is Good
Rimani sempre aggiornato sulle notizie di tuo interesse iscrivendoti alla nostra Newsletter
Notizie dello stesso argomento
Piazza Affari chiude in rialzo, bene banche e assicurazioni
26/09/2025
di Luca Andrea
Piazza Affari chiude in rialzo, bene banche e assicurazioni
Tajani fissa l'asticella, export italiano a 700 miliardi entro il 2027
26/09/2025
Redazione
Tajani fissa l'asticella, export italiano a 700 miliardi entro il 2027
PNRR, altri 2 miliardi per l’agricoltura, rafforzati i contratti di filiera e il parco agrisolare
26/09/2025
Redazione
PNRR, altri 2 miliardi per l’agricoltura, rafforzati i contratti di filiera e il parco agr...
Idrico, investimenti da 40 miliardi e benefici netti oltre i 3 miliardi entro il 2050
26/09/2025
Redazione
Idrico, investimenti da 40 miliardi e benefici netti oltre i 3 miliardi entro il 2050