I prezzi dell'oro sono saliti a nuovi massimi oggi, dopo che il governo degli Stati Uniti, per la prima volta in sette anni, è paralizzato dopo il fallimento dei colloqui per raggiungere un accordo sui finanziamenti governativi.
Sebbene l'impatto delle chiusure governative sui mercati sia solitamente minimo, la tempistica di questa è significativa.
Tornano a salire, a livelli record, i prezzi dell'oro, dopo lo shutdown degli Stati Uniti
A rendere il clima ancora più preoccupante sono giunte le parole del presidente Trump che ha minacciato di utilizzare lo shutdown per tagliare, definitivamente, molte posizioni di dipendenti federali, che normalmente, in situazione simili, vengono licenziati e riassunti una volta terminato il periodo di paralisi.
In mezzo all'incertezza, gli asset rischiosi hanno perso terreno, mentre l'oro, tipicamente considerato un bene rifugio in tempi di turbolenza economica o geopolitica, ha continuato il suo rally eccezionale per raggiungere il suo 39° massimo storico quest'anno.
L'oro spot era scambiato, in mattinata (ora della costa Est) a 3.893,06 dollari l'oncia, mentre per la consegna di dicembre ha esteso i guadagni a 3.918,10 dollari.
Per gli analisti, la corsa al rialzo dell'oro dovrebbe continuare nei prossimi trimestri, guidata dall'aumento delle posizioni degli investitori e dall'ampliamento della loro base. Il rally potrebbe attenuarsi verso la fine del 2026, in previsione della fine del ciclo di allentamento della Fed e del miglioramento delle condizioni economiche.