Economia

Nuovo record per il prezzo dell'oro, tra i timori di una guerra commerciale

Redazione
 
Nuovo record per il prezzo dell'oro, tra i timori di una guerra commerciale

L'oro ha raggiunto un nuovo massimo. mentre gli investitori sono preoccupati per l'impatto della guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina. L'oro spot ha toccato i 3.357,40 dollari l'oncia mercoledì, prima di scendere. Dall'inizio dell'anno il prezzo è aumentato di circa.

Nuovo record per il prezzo dell'oro, tra i timori di una guerra commerciale

Il picco raggiunto ieri è seguito ai commenti del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, secondo cui le politiche tariffarie del presidente Donald Trump probabilmente comporteranno una crescita più lenta, prezzi più alti e rischi di disoccupazione.

Il metallo prezioso è considerato un bene più sicuro dagli investitori in periodi di incertezza economica. Powell ha tenuto il suo discorso, all'all'Economic Club di Chicago, dopo un periodo di turbolenza sui mercati finanziari globali, in cui gli investitori hanno reagito all'entrata in vigore delle nuove tasse sulle importazioni e all'escalation della guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina.

Secondo gli analisti, il ricorso all'oro, come bene rifugio, è diretta conseguenza del fatto che il dollaro sta barcollando sotto il peso della politica commerciale e i gestori di portafoglio hanno perso fiducia in tutto ciò che implica discrezionalità politica.

Gli analisti hanno paragonato il rally dell'oro di quest'anno alla rivoluzione iraniana di oltre quattro decenni fa, quando i prezzi aumentarono di quasi il 120% da novembre 1979 a gennaio 1980.
Il mese scorso l'oro ha superato per la prima volta i 3.000 dollari l'oncia, mentre aumentava l'incertezza sull'impatto di una guerra commerciale globale.

L'introduzione di tariffe da parte dell'amministrazione Trump, ovvero tasse applicate alle aziende che importano beni dall'estero, ha alimentato i timori di inflazione, spingendo gli investitori verso i cosiddetti beni rifugio come l'oro.

Da quando è tornato alla Casa Bianca a gennaio, Trump ha imposto tasse del 145% sulla Cina, e la Cina ha risposto con una tariffa del 125% sulle importazioni dagli Stati Uniti. C'è incertezza anche sull'entrata in vigore delle tariffe doganali imposte dagli Stati Uniti su una serie di altri Paesi, dopo essere state sospese per 90 giorni.

L'amministrazione Trump ha affermato che le misure riporteranno il settore manifatturiero negli Stati Uniti, creeranno posti di lavoro per i lavoratori americani e genereranno miliardi di dollari di entrate fiscali.

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