Esteri

Il capo di OpenAI accusato dalla sorella di violenza sessuale

Redazione
 

Sam Altman, il boss di OpenAI, la start-up californiana che ha lanciato ChatGPT, è stato accusato dalla sorella minore, Annie, d'averla violentata quando era poco una bambina.
Altman, in un messaggio affidato a X, ha scritto - a nome anche della madre e due suoi due fratelli - che "Annie ha fatto dichiarazioni completamente false e offensive nei confronti della nostra famiglia, e soprattutto di Sam''.

Il capo di OpenAI accusato dalla sorella di violenza sessuale

''La nostra famiglia ama Annie ed è molto preoccupata per il suo benessere. Prendersi cura di un membro della famiglia che affronta problemi di salute mentale è incredibilmente difficile'', dice la famiglia Altman.
Nel 2023, sulle ali del successo di ChatGPT, Sam Altman ha guadagnato una fama mondiale, cavalcando la rivoluzione tecnologica dell'intelligenza artificiale generativa. Imprenditore prolifico, miliardario appena quarantenne, ha deciso di sviluppare la cosiddetta intelligenza artificiale “generale” , con capacità cognitive simili a quelle umane e “benefiche per l’umanità” .

La famiglia Altman afferma di aver cercato di aiutare Annie coprendo varie spese e garantendole ''un'assistenza finanziaria mensile, probabilmente per il resto della vita''.
''Nonostante ciò, Annie continua a chiederci più soldi'', dicono i familiari, precisando di avere deciso di rispondere pubblicamente, dopo anni di tensione, a causa della denuncia presentata lunedì dalla congiunta.
''L’accusa peggiore che ha mosso è di aver subito abusi sessuali da parte di Sam quando era bambina (…) . Le sue affermazioni si sono evolute notevolmente nel tempo. Come parte di questa denuncia, ora includono accuse di episodi incidenti quando Sam aveva più di 18 anni'', precisando che ''tutte queste accuse sono completamente false''.

Secondo la denuncia di Annie Altman, nove anni più giovane di Sam Altman, le aggressioni sessuali sono avvenute dal 1997, quando aveva 3 anni, e fino al 2006. In un rapporto del New York Magazine del 2023 , la giornalista Elizabeth Weil, che ha incontrato Annie Altman alle Hawaii, la descrive come un'artista che soffre di depressione e di un crescente divario con la sua famiglia, e che si mantiene in particolare attraverso la prostituzione online.

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