L'Alto Rappresentante per gli Affari Esteri dell'Unione Europea, Kaja Kallas, ha annunciato ieri che l'UE riattiverà le sanzioni contro l'Iran per il suo programma nucleare dopo il rifiuto del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite di concedere a Teheran una proroga di sei mesi.
Nucleare: l'Ue riattiverà le sanzioni contro l'Iran
"Ho dispiegato intensi sforzi diplomatici con l'Iran prima e durante il periodo di 30 giorni previsto dal processo di restituzione rapida, che purtroppo non ha generato le condizioni per una possibile estensione della risoluzione 2231 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite", ha detto Kallas in una dichiarazione ufficiale.
"Di conseguenza - ha aggiunto -, l'Unione europea procederà ora ad attuare senza indugio la reimposizione di tutte le sanzioni delle Nazioni Unite e dell'UE relative al nucleare che erano state precedentemente revocate".
Le sanzioni contro l'Iran per la sua mancanza di cooperazione con l'Agenzia internazionale per l'energia atomica entreranno in vigore dopo che il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha respinto una risoluzione presentata da Russia e Cina per una proroga di sei mesi a mezzanotte.
Le sanzioni (note come snapback) sono state promosse da tre Paesi europei (Francia, Germania e Regno Unito) che ritengono che Teheran non abbia rispettato gli impegni di limitazione del suo programma nucleare acquisiti nell'accordo raggiunto nel 2015, che limitava il programma iraniano ed è stato abbandonato dagli Stati Uniti nel 2018. mentre l'Iran ha ripetuto che l'E3 non ha mantenuto la sua parte dell'accordo.
Il capo della diplomazia europea ha aggiunto che "il ripristino delle sanzioni e delle restrizioni nucleari non dovrebbe significare la fine della diplomazia con l'Iran sulla questione nucleare, che rimane una sfida chiave per la sicurezza regionale e internazionale" e ha sottolineato che "una soluzione sostenibile" può essere raggiunta solo con il negoziato.
Kallas si è anche impegnata a continuare a lavorare "con tutte le parti interessate, compreso l'Iran" per trovare una tale soluzione e ha esortato il paese persiano a riprendere "pienamente e senza indugio" la sua cooperazione con l'AIEA e in conformità con i suoi obblighi ai sensi del Trattato di non proliferazione delle armi nucleari.