Economia

La nautica italiana ambasciatrice del Made in Italy nel mondo

di Redazione
 
La nautica italiana ambasciatrice del Made in Italy nel mondo
Il Made in Italy si conferma una delle leve più solide per la crescita e la reputazione internazionale del Paese, e la nautica da diporto ne è sempre più una delle espressioni più autentiche. È quanto emerge dal Rapporto “Esportare la Dolce Vita”, giunto alla 13ª edizione e realizzato dal Centro Studi di Confindustria in collaborazione con SACE e con il sostegno di Confindustria Nautica, ANFAO, Confindustria Moda, Federalimentare, FederlegnoArredo e Confindustria Accessori Moda.

Presentato nei giorni scorsi a San Paolo e Rio de Janeiro, il rapporto analizza l’andamento delle esportazioni italiane di prodotti “Bello e Ben Fatto” (BBF), il cuore del Made in Italy fondato sulle “3F” (Fashion, Food, Furniture), a cui si affianca oggi la Nautica, riconosciuta come vetrina d’eccellenza del design e dell’artigianalità italiana.

“La nautica italiana, ha dichiarato Fabio Planamente, Vicepresidente di Confindustria Nautica, si distingue per la capacità di coniugare design, stile e cura del dettaglio in un equilibrio perfetto tra estetica e funzionalità. Non costruiamo solo barche, ma trasmettiamo una cultura, un approccio artigianale che riflette la tradizione e l’eccellenza industriale del nostro Paese”.

Nel triennio 2023-2025, la nautica ha mantenuto una crescita a doppia cifra per tre anni consecutivi, diventando insieme al comparto chimico, farmaceutico e cosmetico uno dei motori dell’export italiano. L’Italia guida l’Europa nel settore con un incremento del +26,7%, superando Francia e Germania.

Il Made in Italy “BBF” vale oggi oltre 170 miliardi di euro, e il Centro Studi di Confindustria stima un potenziale aggiuntivo di 27,6 miliardi di export, di cui 19,4 miliardi nei mercati maturi, Stati Uniti, Germania, Francia, Regno Unito, Spagna, e 8,2 miliardi nei mercati emergenti, in particolare Cina, Emirati Arabi Uniti e Turchia.

In forte espansione anche i rapporti con l’America Latina, dove le esportazioni italiane di prodotti BBF sono cresciute in media del 10% annuo tra il 2018 e il 2024. Il nuovo accordo tra Unione Europea e Mercosur, approvato nel dicembre 2024, rappresenta una svolta, 4 miliardi di euro di dazi in meno per le imprese europee, 57 indicazioni geografiche italiane tutelate e oltre 1.400 aziende italiane già attive nella regione.

Secondo le stime di Confindustria, la piena attuazione dell’intesa potrà generare 1,1 miliardi di euro di export aggiuntivo verso i Paesi Mercosur, oltre ai 7,4 miliardi già realizzati nel 2024. Barbara Cimmino, Vicepresidente di Confindustria per l’Export e l’Attrazione degli investimenti ha sottolineato: “Il rafforzamento del Made in Italy passa da una strategia di apertura e non di chiusura. L’accordo con il Mercosur è un banco di prova per l’Europa e un’occasione per costruire relazioni economiche fondate su fiducia e crescita condivisa”.

Nel mercato latinoamericano, l’Italia si distingue per la sua capacità di unire estetica, tecnologia e sostenibilità. Nei comparti chiave del BBF, detiene quote di mercato di rilievo: 15,5% nella nautica, 26,6% nell’occhialeria e 29,4% nella gioielleria e oreficeria. Da soli, questi settori rappresentano il 71,5% del totale dell’export italiano nell’area ALC, consolidando il ruolo dell’Italia come simbolo globale della “Dolce Vita” e del saper fare d’eccellenza.
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