Ambiente & Sostenibilità

La natura in città salva vite: uno studio conferma il potere del verde urbano contro il caldo letale

Redazione
 
La natura in città salva vite: uno studio conferma il potere del verde urbano contro il caldo letale

Vivere in città circondati dal verde non è solo un piacere estetico, ma una vera e propria strategia di sopravvivenza nell'era del riscaldamento globale. A dirlo è un'imponente ricerca internazionale, condotta dalla Monash University in Australia e pubblicata sulla prestigiosa rivista "The Lancet Planetary Health". Lo studio, intitolato "Estimating the urban heat-related mortality burden due to greenness: a global modelling study", ha dimostrato che un incremento mirato della vegetazione nelle nostre città avrebbe potuto prevenire centinaia di migliaia di decessi legati al calore estremo negli ultimi vent'anni.

La natura in città salva vite: uno studio conferma il potere del verde urbano contro il caldo letale

Del resto è un dato di fatto scientificamente provato: alberi esercitano una fondamentale funzione di raffrescamento nei centri urbani. Questa capacità diventa sempre più cruciale se consideriamo la costante e preoccupante ascesa delle temperature, esacerbata dagli effetti del cambiamento climatico. Il 2024, ad esempio, è stato un anno record, il più caldo mai registrato sia in Italia che a livello globale, segnando per la prima volta una temperatura media annua mondiale di +1,5°C rispetto ai livelli preindustriali. Purtroppo, questo non è un picco isolato, ma rientra in una tendenza allarmante: gli anni dal 2015 al 2024 costituiscono il decennio più caldo dal 1880, ovvero da quando si monitorano le temperature con metodologie scientificamente attendibili. L'Europa, in particolare, si sta riscaldando a una velocità doppia rispetto alla media mondiale, confermandosi il continente con il riscaldamento più rapido del pianeta. L'esposizione prolungata al calore è, quindi, una grave minaccia per la salute pubblica. In questo scenario, l'aumento del verde urbano si configura come una delle strategie di mitigazione più efficaci, grazie al suo intrinseco effetto di raffreddamento e alla sua capacità di modificare profondamente la correlazione tra ondate di calore e mortalità.

Lo studio, basato su una modellazione ventennale dell'impatto dell'incremento del verde in oltre 11.534 aree urbane a livello globale, ha condotto a conclusioni che fanno riflettere. Gli studiosi hanno stimato che, semplicemente aumentando il verde urbano del 30%, si sarebbero potute salvare 1,16 milioni di vite in tutto il mondo tra il 2000 e il 2019. Tra il 2000 e il 2019, i decessi direttamente correlati al calore ammontano a circa 500.000, pari allo 0,91% della mortalità globale. Le proiezioni dello studio sono ancora più allarmanti per il futuro: con l'aumento delle temperature, si stima che i decessi cresceranno del 2,5% nel Nord Europa e del 16,7% nel Sud-Est asiatico nel periodo 2090-2099.

La ricerca della Monash University ha esplorato tre diversi livelli di incremento del verde nelle città: 10%, 20% e 30%. La conseguente riduzione della temperatura media nella stagione calda per la popolazione globale sarebbe rispettivamente di 0,08°C, 0,14°C e 0,19°C. Questi abbassamenti di temperatura si tradurrebbero in una significativa diminuzione dei decessi: rispettivamente 0,86 milioni, 1,02 milioni e 1,16 milioni di vite in meno, che rappresentano il 27,16%, il 32,22% e il 36,66% di tutti i decessi legati al calore nel periodo considerato.

La ricerca ha naturalmente preso in considerazione una serie di fattori che influenzano l'impatto del verde urbano sulla salute, come il clima locale, il tipo di vegetazione, le condizioni socio-economiche e le caratteristiche demografiche. Dalla combinazione di questi elementi emerge che le aree che beneficerebbero maggiormente di una riduzione della mortalità legata al calore sarebbero quelle urbane dell'Asia meridionale, dell'Europa orientale e dell'Asia orientale. Lo studio ha calcolato per macro-aree geografiche quanti decessi in meno si sarebbero registrati con l'aumento del verde urbano: 396.955 decessi in meno in Europa, di cui un significativo numero di 37.616 solo in Italia; 527.989 in Asia; 123.085 in America Latina e Caraibi; 69.306 in Nord America; 35.853 in Africa; 2.733 in Oceania.

Ma come agisce concretamente la vegetazione per raffreddare l'ambiente urbano? L'effetto di raffreddamento si manifesta grazie a diversi meccanismi: le superfici ombreggianti riducono direttamente l'irradiazione solare; la deviazione delle radiazioni solari impedisce l'assorbimento di calore da parte di superfici scure; e l'evapotraspirazione, il processo attraverso cui le piante rilasciano vapore acqueo nell'atmosfera, porta alla convezione dell'aria, ovvero al movimento che sposta verso il basso l'aria più fredda, creando un microclima più gradevole.

Questo studio australiano si distingue per essere il primo a stabilire una relazione diretta e documentata tra calore, mortalità e verde urbano; in precedenza, questi tre parametri erano stati valutati sempre singolarmente. I dati utilizzati nella ricerca provengono dal vasto archivio del Multi-Country Multi-City (MCC) Collaborative Research Network, mentre per la misurazione del verde i ricercatori hanno impiegato l'Enhanced Vegetation Index, un indice di vegetazione satellitare derivato dalle immagini raccolte dalla NASA.

  • Enel Prima Vera - Rata Vera
  • Fineco Change is Good
  • Fineco Change is Good
  • Fineco Change is Good
  • Fineco Change is Good
  • villa mafalda 300x600
Rimani sempre aggiornato sulle notizie di tuo interesse iscrivendoti alla nostra Newsletter
Notizie dello stesso argomento
La natura in città salva vite: uno studio conferma il potere del verde urbano contro il caldo letale
30/05/2025
Redazione
La natura in città salva vite: uno studio conferma il potere del verde urbano contro il ca...
ISPRA lancia ROCKS, il software per bonifiche prioritarie e sviluppo sostenibile
29/05/2025
Redazione
ISPRA lancia ROCKS, il software per bonifiche prioritarie e sviluppo sostenibile
ISMEA nominata Copernicus Ambassador: nuove sinergie e competenze per un'agricoltura digitale e sostenibile
29/05/2025
Redazione
ISMEA nominata Copernicus Ambassador: nuove sinergie e competenze per un'agricoltura digit...
Fondazione Lottomatica al centro del cambiamento: si guarda al nucleare nella transizione ecologica secondo il Barometro eco-sociale 2025 e il report di SWG
28/05/2025
di Redazione
Fondazione Lottomatica al centro del cambiamento: si guarda al nucleare nella transizione ...