Un compenso che entra nella storia del capitalismo globale: 1.000 miliardi di dollari. È questa la cifra astronomica che Elon Musk potrebbe guadagnare nei prossimi dieci anni grazie al nuovo piano di remunerazione approvato dagli azionisti di Tesla. L’assemblea generale del gruppo, riunita ad Austin, in Texas, ha dato il via libera al “mega bonus” con oltre il 75% dei voti favorevoli, in quello che è già stato definito il più grande piano retributivo mai approvato per un amministratore delegato nella storia.
Elon Musk e lo stipendio dei record da 1.000 miliardi di dollari
Il pacchetto, che non prevede stipendio fisso né bonus in denaro, si basa esclusivamente su dodici tranche di azioni che Musk riceverà solo al raggiungimento di specifici obiettivi finanziari e industriali. Tra questi, l’aumento del valore di Tesla fino a una capitalizzazione di 8.500 miliardi di dollari, più di otto volte il valore attuale, e il lancio su larga scala di robotaxi e robot umanoidi. In caso di successo, l’uomo più ricco del mondo si ritroverebbe con una partecipazione vicina al 29% del capitale della società, consolidando ulteriormente il proprio controllo sul gruppo.
Durante l’assemblea, Musk è salito sul palco accolto dagli applausi e dai cori dei dipendenti, mentre alle sue spalle i robot Optimus danzavano simbolicamente per celebrare il via libera degli azionisti. “Quello che stiamo per intraprendere non è semplicemente un nuovo capitolo del futuro di Tesla, ma un libro completamente nuovo”, ha dichiarato, ringraziando gli investitori per la fiducia.
La decisione non è stata priva di polemiche. Alcuni dei principali fondi internazionali, tra cui il fondo sovrano norvegese e il fondo pensione americano Calpers, avevano votato contro il piano, giudicandolo “eccessivo e rischioso”. A favore, invece, colossi come Vanguard, BlackRock e State Street, che insieme controllano oltre il 15% del capitale. Fondamentale, in questa partita, il pressing della presidente del consiglio di amministrazione di Tesla, Robyn Denholm, che nelle ultime settimane aveva avvertito gli investitori: un voto contrario avrebbe potuto spingere Musk a lasciare la compagnia.
L’accordo approvato oggi proietta Musk verso un potenziale guadagno stimato in 275 milioni di dollari al giorno nel caso in cui tutte le condizioni vengano rispettate. Si tratta di un piano decennale che lega la retribuzione al successo della strategia più ambiziosa di Tesla, trasformare l’azienda in un ecosistema tecnologico integrato, capace di dominare non solo il mercato dell’auto elettrica ma anche quello dell’intelligenza artificiale, dei servizi di mobilità autonoma e della robotica avanzata.
Tra applausi e perplessità, il verdetto degli azionisti ha blindato la leadership di Elon Musk per il prossimo decennio. Per spingere Tesla oltre i confini dell’automotive, verso un futuro in cui le macchine non solo si guidano da sole, ma costruiscono un nuovo impero industriale a immagine e somiglianza del suo visionario creatore.