Oggi le valute dell’area Asia-Pacifico sono in recupero, a fronte di un dollaro che si è indebolito, nel timore che la legge fiscale promossa da Trump possa appesantire il debito degli Statoi Uniti. L’indice del dollaro statunitense è sceso dello 0,39%, attestandosi a 98,725, il livello più basso da dicembre 2023.
Monete: in ripresa tutte le valute asiatiche, mentre il debito Usa incombe sul dollaro
Il dollaro australiano si è apprezzato dello 0,51% nei confronti del biglietto verde, attestandosi a 0,6528, dopo aver brevemente toccato all’inizio della sessione il livello più alto da dicembre scorso.
Il won sudcoreano ha guadagnato lo 0,23% rispetto al dollaro, attestandosi a 1.361,66, poiché diversi analisti prevedono un rafforzamento della valuta parallelamente ai negoziati commerciali con gli Stati Uniti e all’attenuazione delle incertezze politiche.
Nel frattempo, lo yen giapponese si è rafforzato dello 0,17% nei confronti del dollaro, attestandosi a 142,28, mentre lo yuan cinese offshore si è rafforzato marginalmente dello 0,08%, attestandosi a 7,1648.
Nel resto del Sud-est asiatico, il dollaro di Singapore si è rafforzato dello 0,24% rispetto al biglietto verde, attestandosi a 1,2806, dopo aver toccato il massimo degli ultimi otto mesi all’inizio della sessione.
Anche il baht thailandese ha toccato il massimo degli ultimi otto mesi e l’ultima volta è stato visto in rialzo dello 0,15% a 32,40 rispetto al dollaro.