Con l'obiettivo di promuovere lo sport come veicolo di crescita, inclusione e diritti, la Fondazione Milano Cortina 2026 e l'UNICEF Italia hanno siglato nei giorni scorsi un protocollo d'intesa che avvia una collaborazione strategica in vista dei Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali del 2026.
Milano Cortina 2026 e UNICEF Italia: partnership per inclusione e diritti dei giovani
Il primo appuntamento di questa partnership di alto profilo è fissato per il prossimo 20 novembre a Milano, in occasione della Giornata Mondiale dei diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza, con la "Marcia per i Diritti", un evento che quest'anno sarà specificamente dedicato all'importanza del diritto al gioco, in riferimento ai Giochi di Milano Cortina 2026, e che entrerà a pieno titolo nel programma educativo dei Giochi Invernali, coinvolgendo attivamente scuole primarie e secondarie. Sebbene l'evento principale si svolgerà a Milano, tutte le scuole su scala nazionale saranno invitate a partecipare a un momento collettivo di sensibilizzazione sul diritto al gioco, unendo studenti, istituzioni e comunità locali attraverso il linguaggio universale dello sport.
Nicola Graziano, presidente dell’UNICEF Italia (in foto), ha evidenziato l'importanza del gioco per lo sviluppo dei più giovani: "L’Articolo 31 della Convenzione Onu sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza sancisce il diritto del bambino al riposo, al tempo libero, al gioco e a attività ricreative, e alla partecipazione alla vita culturale ed artistica. Questo diritto è fondamentale per lo sviluppo armonioso e la crescita sana di tutti i bambini. Siamo felici di poter collaborare con la Fondazione Milano Cortina 2026 e promuovere insieme i diritti dei bambini."
Paolo Rozera, direttore generale dell’UNICEF Italia, ha sottolineato il valore dello sport anche in contesti difficili: "Praticare uno sport, correre, saltare, ballare dovrebbe far parte della quotidianità di ogni bambino, bambina e ragazzo, ovunque nel mondo. Lo sport in situazioni di emergenza rappresenta uno strumento fondamentale che aiuta i bambini a ritrovare un senso di normalità e fratellanza. Vogliamo che le Olimpiadi e le Paralimpiadi ci ricordino il valore dei diritti di ogni bambina e bambino, il diritto al gioco, allo sport, a sorridere e vivere a pieno la propria infanzia e adolescenza, diritti importanti e non sempre garantiti per tutti."
Diana Bianchedi, chief strategy planning legacy officer della Fondazione Milano Cortina 2026, ha rimarcato l'ambizione di un'eredità che vada oltre l'evento sportivo: "Lo sport è un linguaggio universale che unisce, educa e inspira. Con questo accordo vogliamo fare in modo che i Giochi Invernali di Milano Cortina 2026 siano un’opportunità per promuovere i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, dentro e fuori le piste. Insieme a Unicef Italia, intendiamo lasciare un’eredità che vada oltre l’evento sportivo, contribuendo a costruire una società più inclusiva e consapevole. La Marcia per i Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza sarà uno dei momenti più significativi di questo percorso, unendo simbolicamente tutto il Paese in un messaggio di speranza, partecipazione e responsabilità collettiva."
Il protocollo d'intesa, che avrà validità fino al 30 giugno 2026, è incentrato sulla realizzazione di attività formative e iniziative di sensibilizzazione volte a diffondere i valori educativi e sociali dello sport, con una particolare attenzione ai diritti di bambine, bambini e adolescenti. Questo impegno è in piena sintonia con l'articolo 31 della Convenzione ONU sui diritti dell'infanzia, che riconosce esplicitamente il diritto al gioco, al tempo libero e allo sport.
La collaborazione si baserà sull'Olympic Value Education Programme (OVEP), un programma sviluppato dal Comitato Olimpico Internazionale (CIO) per promuovere i valori Olimpici di eccellenza, rispetto e amicizia. OVEP fornisce risorse didattiche gratuite e facilmente accessibili, integrando i curricula scolastici attraverso il contesto degli sport Olimpici e i principi fondamentali dell'Olimpismo. Questo programma non solo evidenzia i benefici a lungo termine dell'attività fisica, ma favorisce anche una maggiore comprensione dell'Olimpismo e del suo impatto sulla salute individuale, sul divertimento e sull'interazione sociale.
È progettato per essere facilmente adottabile da insegnanti, istruttori, allenatori, club sportivi e autorità educative. L'accordo rappresenta un tassello fondamentale nell'eredità educativa dei Giochi e si inserisce perfettamente nel quadro degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite, con specifico riferimento a istruzione di qualità, salute e benessere, riduzione delle disuguaglianze e promozione di società pacifiche e inclusive.