Davanti alla previsione di un 2025 a tinte buie, la Mercedes ha annunciato oggi un nuovo piano di riduzione dei costi, con l'obiettivo di rilanciare le vendite e cercare di fronteggiare una concorrenza sempre più agguerrita.
I numeri sono impietosi: la divisione auto nel 2024 ha registrato un tracollo degli utili, scesi del 40 per cento, trascinati dai cattivi risultati di due dei principali mercati, quello domestico e quello cinese.
Mercedes, con brutte previsioni per il 2025, vara un nuovo piano per il taglio dei costi
Se in Europa le vendite non sono tornate al livello del periodo prima della pandemia, in Cina i consumatori hanno rivolto la loro attenzione alla produzione elettrica locale, che propone prezzi più convenienti.
Mercedes-Benz ha affermato di puntare a un ritorno sulle vendite a due cifre, ma si aspetta per il 2025 un tasso pari solo al 6-8% per la sua divisione automobilistica.
Per l'amministratore delegato, Ola Kaellenius, la casa automobilistica si trova ad affrontare "un mondo sempre più incerto", rendendo obbligatoria una riflessione alle previsioni del 2022 per un ritorno rettificato sulle vendite fino al 14% nei periodi favorevoli e non inferiore all'8% in quelli difficili.
Peraltro, all'orizzonte delle case automobilistiche europee ci sono altri importanti sfide, come il raggiungimento degli obiettivi sulle emissioni di carbonio in Europa e la guerra commerciale scatenata da Trump, oltre alla concorrenza dei produttori cinesi.
Mercedes-Benz ha oggi dichiarato che intende ridurre i costi di produzione del 10% entro il 2027. I tagli andranno oltre un piano in corso, lanciato nel 2020, per ridurre i costi del 20% tra il 2019 e il 2025, di cui è già stato raggiunto il 15-16%.
L'azienda pensa che le vendite unitarie saranno inferiori agli 1,98 milioni di veicoli venduti nel 2024, una previsione che probabilmente deluderà gli investitori e i rappresentanti dei sindacati, che avevano chiesto un obiettivo di vendita minimo di 2 milioni di auto per sfruttare appieno la capacità produttiva.