Automotive
Mercato europeo dell'auto in frenata, cresce l’elettrico ma rallentano benzina e diesel
Redazione

Ad agosto il mercato automobilistico europeo ha registrato una sostanziale stabilità, con un calo marginale dello 0,1% rispetto allo stesso periodo del 2024, secondo i dati diffusi dall’Acea. La transizione verso la mobilità elettrica prosegue, ma ancora a un ritmo giudicato insufficiente per gli obiettivi ambientali fissati dall’Unione.
Mercato europeo dell'auto in frenata, cresce l’elettrico ma rallentano benzina e diesel
Le immatricolazioni di auto elettriche pure (BEV) hanno raggiunto il 15,8% della quota di mercato, in crescita rispetto al 12,6% di un anno fa. Nonostante il balzo, l’associazione dei costruttori europei sottolinea come la penetrazione sia ancora “al di sotto del ritmo necessario” in questa fase cruciale. Più consistente il successo delle ibride, che si confermano la tipologia preferita dagli acquirenti europei con una quota del 34,7%.
Sul fronte dei costruttori emergono andamenti divergenti: Stellantis segna +3,4%, Volkswagen +6,3%, Renault +8,1%, Hyundai +4,1%, BMW +8,5% e Mercedes-Benz +1,3%. In crescita anche BYD, che fa registrare un impressionante +201,3% grazie alla spinta dei modelli elettrici cinesi. Tesla, invece, arretra bruscamente con un -36,6%, mentre Toyota (-1,5%) e Ford (-3,6%) chiudono in terreno negativo.
In Italia il mercato mostra una dinamica in chiaroscuro, complessivamente le immatricolazioni ad agosto sono diminuite del 2,7% su base annua. In forte calo le vetture a benzina e diesel (-17,6%), mentre risultano in netta espansione le elettriche (+27,3%) e le ibride plug-in (+94,7%). Le ibride tradizionali registrano invece un +8,9%, confermando la preferenza del pubblico per soluzioni intermedie nella transizione verso l’elettrico puro.
Il quadro europeo conferma il cambio di passo dei consumatori, con un calo strutturale delle motorizzazioni tradizionali, la quota combinata di benzina e diesel è scesa al 37,5% rispetto al 47,6% dello scorso anno. Resta la sfida di accelerare ulteriormente sulla mobilità a zero emissioni, sostenuta da investimenti, infrastrutture di ricarica e politiche industriali capaci di rendere competitivo il settore nel lungo periodo.