"Almeno 15 persone sono state uccise e decine sono rimaste ferite (...) quando le forze di occupazione israeliane hanno aperto il fuoco con carri armati e droni su migliaia di civili che si erano radunati dall'alba nei pressi della rotonda di Al-Alam, nella zona di Al-Mawassi, a nord-ovest di Rafah'', a dichiararlo è stato il portavoce della Difesa civile di Gaza, Mahmoud Bassal. La notizia è arrivata a distanza di pochissimo tempo dalla comunicazione dell'IDF che tre soldati israeliani uccisi nella Striscia di Gaza.
Medio Oriente: i palestinesi denunciano un nuovo massacro di civili a Rafah
Con questi ultimi tre, sale a 424 il numero di soldati israeliani uccisi nel territorio palestinese dall'inizio delle operazioni di terra, il 27 ottobre 2023.
Intanto divampa la polemica tra Onu e Israele sulla responsabilità dei morti durante la distribuzione di aiuti umanitari nella Striscia di domenica scorsa.
Ad innescarla è stata la richiesta del Segretario generale delle Nazioni Uniti, Antonio Guterres di una indagine indipendente dopo che almeno 31 persone sono rimaste uccise, nel corso di una sparatoria, vicino ad un centro di distribuzione della Gaza Humanitarian Foundation, nel sud della Striscia.
"Che peccato. Anche a guardare con attenzione, c'è una parola che non troverete nella dichiarazione del Segretario generale: Hamas", ha scritto il Ministero degli Esteri israeliano su X ieri sera. "Non una parola sul fatto che è Hamas a sparare ai civili e a cercare di impedire loro di raccogliere pacchi di aiuti."
"La vera indagine che deve essere aperta è sul perché l'ONU continua a resistere a qualsiasi tentativo di fornire aiuti diretti alla popolazione di Gaza", ha continuato.
Israele intanto ha annunciato di avere intercettato un missile lanciato dallo Yemen, dopo che le sirene hanno suonato in diverse regioni del Paese.
Con il sostegno dell'Iran, gli Houthi hanno effettuato decine di attacchi missilistici e con droni contro Israele dal 7 ottobre 2023, sostenendo di agire in solidarietà con i palestinesi. Quasi tutti questi attacchi sono stati intercettati.
L'agenzia di stampa palestinese WAFa ha reso noto che un ragazzo di quindici anni è stato ucciso dall'esercito israeliano a nord-est di Ramallah. Fouad Youssef Abdoulkarim Fouqaha, questo il nome dell'adolescente, è morto per le ferite riportate dopo essere stato colpito da colpi d'arma da fuoco israeliani nella città di Sinjil, a nord-est di Ramallah, secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa WAFa. Il corpo del ragazzo è ancora trattenuto dall'esercito israeliano.
In precedenza, i soldati israeliani avevano effettuato un raid nella città nella Cisgiordania centrale, territorio occupato da Israele dal 1967.