Economia

Massimo Lapucci, Cavaliere al Merito della Repubblica. L’architetto della finanza d’impatto e dell’innovation che parla al mondo da Roma a Yale

Redazione
 
Massimo Lapucci, Cavaliere al Merito della Repubblica. L’architetto della finanza d’impatto e dell’innovation che parla al mondo da Roma a Yale

Massimo Lapucci è stato insignito dell’onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana, un riconoscimento prestigioso che celebra un percorso straordinario all’incrocio tra finanza, filantropia, cultura e innovazione. Ma ridurre la portata della sua visione a una formula è impresa ardua.

Massimo Lapucci, Cavaliere al Merito della Repubblica

Lapucci è una figura cardine nel ripensamento dell’economia contemporanea alla luce della impact economy, un costruttore di ponti tra istituzioni e territori, tra tecnologia e umanesimo, tra Italia e mondo. Manager e senior advisor, considerato tra i massimi esperti internazionali di economia e finanza sociale, Lapucci è stato il primo italiano alla guida dell’EFC - European Foundation Centre di Bruxelles, l’organizzazione che riunisce circa 300 fondazioni di oltre 40 Paesi. In quel ruolo ha dato voce e forza alla dimensione europea della filantropia, promuovendone il valore strategico per lo sviluppo sostenibile e democratico delle società.

Parallelamente, ha maturato una solida esperienza in consigli di amministrazione e advisory board di società quotate, enti pubblici e privati nei settori dell’energia, della finanza, dei servizi e della cultura. Tra le sue collaborazioni si annoverano la Rockefeller Philanthropy Advisors Europe, il Marshall Institute della London School of Economics e la Robert Kennedy Foundation Italy, a conferma di una rete di relazioni che attraversa l’Atlantico.

A Torino, in qualità di ideatore e CEO delle OGR - Officine Grandi Riparazioni, Lapucci ha trasformato negli scorsi anni un’ex area industriale in un laboratorio internazionale di creatività e sviluppo. Le OGR sono oggi un hub di eccellenza per startup, scale-up, arte contemporanea, musica e pensiero critico. Un luogo in cui convivono più di 15 programmi di accelerazione d’impresa e progetti dedicati ai giovani e alla trasformazione digitale, contribuendo alla rigenerazione urbana e culturale del Paese.

Non è un caso che proprio attraverso le OGR, Lapucci sia diventato simbolo di una nuova idea di fondazione: non più enti erogatori tradizionali, ma soggetti capaci di co-progettare il cambiamento. E in questo senso la sua lunga attività come Segretario Generale di Fondazione CRT, la terza fondazione bancaria italiana, ha lasciato un segno profondo, innovando modelli, strumenti e finalità.

La sua vocazione internazionale si è consolidata nel 2006 con la nomina a World Fellow presso la Yale University, dove oggi è International Fellow del Digital Ethics Center, impegnato nei temi dell’etica dell’Intelligenza Artificiale e delle trasformazioni sociali legate alla tecnologia. A Yale, Lapucci contribuisce a un dialogo cruciale: come conciliare lo sviluppo dell’AI con la dignità umana, la giustizia e il benessere collettivo.

Anche il suo impegno accademico riflette la complessità delle sfide contemporanee, è docente presso la LUISS di Roma, dove insegna “Management of Circular Economy and Energy Transition”, ponendo l’accento su sostenibilità, nuovi modelli di business e ruolo pubblico-privato nella transizione ecologica.

Alla sua attività manageriale e istituzionale, Lapucci affianca una prolifica produzione intellettuale. È co-editore del best seller internazionale “Data Science for Social Good” (Springer, 2021) e co-autore del recente saggio “Ritrovare l’Umano. Perché non c’è sostenibilità senza Health, Human e Happiness” (Baldini+Castoldi, 2025), scritto con Stefano Lucchini di Intesa Sanpaolo. In entrambi i testi emerge una visione che integra sapere tecnico e visione umanistica, numeri e valori, dati e diritti.


Nella foto: Massimo Lapucci con Lamberto Giannini, Prefetto di Roma


La nomina a Cavaliere della Repubblica suggella non solo un percorso individuale, ma anche un simbolo collettivo. Massimo Lapucci è un ambasciatore dell’Italia nel mondo: un Paese che innova senza rinunciare alla propria identità, che investe nella cultura e nella tecnologia come strumenti di coesione, che guarda al futuro con strumenti concreti e valori forti. La sua storia dimostra che la finanza, quando incontra la responsabilità sociale e la visione culturale, può davvero contribuire a trasformare il mondo.

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