Vorrebbe suonarle a Zio Putin e a mezzo mondo ma per ora il suonato è lui: il presidente francese Macron, preso a manate in faccia dalla consorte un attimo prima dell’apertura del portellone dell’aereo presidenziale, passa in un nanosecondo da zerbino coniugale ai saluti istituzionali senza soluzione di continuità. Poi, decide di continuare a surfare l’onda della ridicolaggine spiegando a modo suo il susseguirsi degli avvenimenti che lo incoronano presidente più cringe d’Europa, per salvare quel poco che gli rimane della faccia e ha commentato (dopo aver provato a smentire) tutte le sue 'disavventure' dell'ultimo mese. Il risultato è equiparabile alle comiche.
Scene da un matrimonio francese
Ciò che avete visto nel video del treno non è un montaggio, ma avete sbagliato tutto. Una bustina di cocaina? Macché, era solo un fazzoletto. E non abbiamo litigato con Erdogan; non c'è stata nessuna "presa di potere turca". E che dire di uno schiaffo in faccia di Brigitte? È così che noi giochiamo.
"Nell'ordine. Circa dieci giorni fa è emersa una registrazione video. Intanto era del tutto autentica. Stavo sparecchiando un fazzoletto dal tavolo e all'improvviso si è detto che fosse un sacchetto di droga, che io a quanto pare avevo condiviso con il Primo Ministro Starmer.
Sembra poi che otto giorni fa sia uscito un altro video, anch'esso autentico, in cui stringevo la mano al Presidente Erdogan, e lo hanno descritto come una "presa di potere turca", come se lui avesse preso il mio dito. È diventata improvvisamente un'espressione dell'equilibrio geopolitico del potere che presumibilmente ha detto molto sulla Francia.
E ora ecco un video in cui io e mia moglie abbiamo quella che sembra una piccola discussione, ma in realtà ci prendiamo solo in giro. Una cosa che adesso si sta trasformando in una specie di catastrofe geopolitica, con un mucchio di teorie per spiegare il tutto.
Però è in realtà tutta una sciocchezza. I video sono reali. A volte le persone fingono, ma più spesso attribuiscono loro semplicemente dei significati sbagliati.
In questi tre video, pertanto, ho preso un fazzoletto, ho stretto la mano a qualcuno e ho scherzato con mia moglie, come facciamo abbastanza spesso. Tutto qui. Non nego nulla, dico semplicemente che tutto questo fa parte della realtà in cui viviamo.
Vedo un sacco di tipi strani che passano le loro giornate intere ad analizzare tutti questi video. Credetemi, da tre settimane a questa parte, se si guarda all'agenda internazionale del Presidente francese, da Kiev a Tirana, ad Hanoi, ci sono solo persone che guardano i video e pensano che io abbia condiviso una bustina di cocaina, partecipato a un combattimento corpo a corpo con il presidente turco e che ora stia vivendo una scena familiare con mia moglie. Niente di tutto questo è vero, sebbene tutti e tre i video siano autentici. Parola del french president, manina sul cuore: uno che come tutti i mansueti fra le pareti domestiche, si rivela particolarmente feroce quando si tratta di tormentare estranei a millemila chilometri di distanza.
Ciliegina sulla torta: il giornalista francese Corey Le Guen ha proposto a Macron di chiedere aiuto per la violenza domestica subìta: "Emmanuel, se sei vittima di violenza coniugale, chiama il 3919. Non rimanere solo. È una situazione troppo grave". Et voilà.