Un nuovo strumento di analisi avanzata entra in campo per supportare imprese e istituzioni nell’interpretazione delle sfide globali: è stato ufficialmente presentato il Geopolitical Risk Observatory (GRO), lanciato dal Centro di Ricerca in Strategic Change “Franco Fontana” della Luiss Guido Carli, in partnership con Intesa Sanpaolo.
Nasce il Geopolitical Risk Observatory della Luiss
In un contesto mondiale segnato da conflitti ibridi, tensioni sistemiche e transizioni tecnologiche accelerate, la gestione dei rischi geopolitici è diventata un’esigenza primaria per i vertici aziendali e le autorità pubbliche. Il nuovo Osservatorio si propone come strumento operativo di strategic foresight, ideato per fornire supporto concreto ai processi decisionali di chi è chiamato a governare l’incertezza.
Alla base del progetto GRO vi è l’ambizione di unire il rigore della ricerca accademica con la visione pragmatica del mondo imprenditoriale. L’obiettivo è trasformare i dati, i segnali deboli e le tendenze emergenti in insight strategici, per aiutare leader pubblici e privati a navigare scenari complessi, anticipando le dinamiche globali con maggiore consapevolezza.
Come ha sottolineato la Luiss, “oggi più che mai è essenziale dotarsi di competenze capaci di leggere il cambiamento sistemico: tra guerre regionali, ridefinizione degli equilibri internazionali e rivoluzioni digitali, le aziende devono essere in grado di reagire in tempo reale e con visione strategica”.
Il GRO sarà guidato da due figure di primo piano nel panorama italiano e internazionale: Giampiero Massolo, diplomatico ed ex presidente dell’ISPI, e Enzo Peruffo, professore ordinario di Strategic Management alla Luiss. A loro il compito di coordinare una piattaforma multidisciplinare che coinvolgerà analisti, economisti, esperti di politica estera e attori del mondo finanziario.
Alla presentazione ufficiale dell’Osservatorio, tenutasi ieri presso l’Università Luiss Guido Carli, sono intervenuti protagonisti di spicco del settore:
- Stefano Lucchini, Chief Institutional Affairs and External Communication Officer di Intesa Sanpaolo,
- Carlo Gallo, fondatore di Enquirisk,
- Manfredi Valeriani, ricercatore in analisi del rischio politico,
- Carolina De Stefano, lecturer alla Luiss ed esperta di politica russa e post-sovietica.
La presenza di Intesa Sanpaolo come partner del progetto evidenzia l’impegno del gruppo bancario nel sostenere iniziative ad alto valore aggiunto per il sistema produttivo italiano. “In un mondo dove l’economia è sempre più interconnessa alla geopolitica, dotarsi di strumenti di analisi predittiva significa rafforzare la resilienza e la capacità competitiva del Paese”, ha evidenziato Lucchini.
Il Geopolitical Risk Observatory sarà attivo in diverse direttrici:
- pubblicazione periodica di report e scenari geopolitici;
- organizzazione di workshop riservati per aziende, policy-maker e stakeholder istituzionali;
- sviluppo di strumenti di simulazione e modelli di decision making adattivi.
Una risposta innovativa all’epoca delle “policrisi”, come ormai viene definita questa fase storica segnata dalla sovrapposizione tra crisi ambientali, conflitti, frammentazione degli ordini globali e disruption tecnologiche.