Non c’è pace a Los Angeles dove il fuoco continua inarrestabile anche a causa della carenza d’acqua dovuta alle politiche locali, guidate dal governatore Gavin Newsom, tanto da indurre il presidente eletto Donald Trump, atteso in città questo pomeriggio, a definirle ''da incompetenti''. Stando all'ultimo bilancio, il numero accertato dei morti è salito a 24, ma resta il timore che nelle macerie calcinate della case ci possano essere altri cadaveri.
Secondo i vigili del fuoco, l'incendio più grande è quello di Pacific Palisades, che ha bruciato più di 23.000 acri, e al momento risulta contenuto soltanto al 13%.
Los Angeles: non si fermano i roghi, i morti salgono a 24, dichiarata l'emergenza sanitaria
Il secondo più grande, Eaton, ha bruciato più di 14.000 acri ed è contenuto al 27% mentre si sposta verso sud e minaccia l’area di Pasadena. L'incendio di Hurst si è esteso fino a 799 acri ed è stato contenuto al 95%. Oltre alle squadre di pompieri provenienti da altri Stati e dal vicino Messico, anche centinaia di detenuti del sistema carcerario della California aiutano a combattere gli incendi: il Dipartimento di Correzione e Riabilitazione attesta che quasi 950 carcerati hanno rimosso legname e sterpaglie prima degli incendi per rallentarne la diffusione. La pratica è controversa perché i detenuti sono pagati poco per un lavoro pericoloso e difficile: 10,24 dollari al giorno, per turni di più di 24 ore, secondo le cifre comunicate attualmente.
In totale, gli incendi che imperversano a Los Angeles hanno consumato più di 160 chilometri quadrati: un'area più grande di San Francisco. Le star sono arroccate negli hotel di lusso, ormai al completo, tra esse Sharon Stone e Halle Berry, che donano abiti, e Angelina Jolie, che accoglie in casa amici sfollati, mentre i comuni cittadini sono costretti a chiedere aiuto allo Stato: nel frattempo è già stata dichiarata l’emergenza sanitaria a causa dell’aria irrespirabile mentre l’attuale presidente Biden definisce quanto accaduto ''una catastrofe senza precedenti'. Il bilancio ad ora è di almeno 12mila strutture distrutte tra edifici pubblici e abitazioni residenziali, mentre l'ordine di evacuazione resta in vigore per 105mila persone tra Malibu, Brentwood, Pasadena e Sierra Madre in attesa di mercoledì, quando i forti venti caldi dovrebbero dare un po' di tregua. Le previsioni parlano di una velocità oraria tra i 72 e gli 88 chilometri per l'intera giornata di lunedì, destinati ad aumentare fino ai 110 nella giornata di martedì.
"Ci sarà il potenziale per una crescita esplosiva degli incendi man mano che i venti torneranno a intensificarsi - ha dichiarato Ariel Cohen, meteorologa responsabile dell'ufficio del Servizio Meteorologico Nazionale di Oxnard -. Nel caso in cui venga emesso un ordine di evacuazione, è necessario agire immediatamente".
Secondo i media americani, le grandi compagnie assicurative si preparano a perdere 20 miliardi di dollari per gli incendi di Los Angeles: inoltre, ''la situazione è ancora molto pericolosa''. A dirlo, Deanne Criswell, direttrice Fema, la protezione civile americana, in un'intervista alla Cnn.
Intanto Hollywood si prepara a cambiare i suoi piani della stagione dei premi: sono moltissimi i volti del mondo dello spettacolo che hanno visto le proprie case rase al suolo nel giro di poche ore, tra cui Anthony Hopkins, Billy Crystal, Paris Hilton, Jennifer Grey, Anna Faris, Sebastian Harrison, Leighton Meester e Adam Brody.
Tra i mutamenti dello showbiz, anche quello deciso da Meghan Markle: "Ringrazio i miei partner di Netflix per avermi supportato nel ritardare il lancio, mentre ci concentriamo sulle esigenze di coloro che sono stati colpiti dagli incendi boschivi nel mio stato d'origine, la California", ha dichiarato la duchessa. La programmazione della sua docuserie, “With Love, Meghan”, è stata rimandata al 4 marzo.