Sette ostaggi israeliani sono stati rilasciati dai militanti di Hamas e consegnati nelle mani della Croce Rossa internazionale, secondo quanto riferito da funzionari israeliani. I prigionieri, ora sotto la tutela del Comitato internazionale della Croce Rossa (CICR), saranno presto trasferiti all’esercito israeliano.
Israele, Hamas libera sette ostaggi: “Una mattina di speranza”
A confermare i nomi è l’Hostages and Missing Families Forum: si tratta di Gali Berman, Ziv Berman, Eitan Abraham Mor, Omri Miran, Matan Angrest, Alon Ohel e Guy Gilboa-Dalal. Il rilascio ha scatenato un’ondata di emozione in Israele. A Tel Aviv, migliaia di persone si sono radunate fin dalle prime ore del mattino nella Piazza degli ostaggi, dove hanno accolto con un lungo applauso la notizia dell’avvio del trasferimento.
Tra bandiere, cartelli e abbracci, la folla ha seguito in diretta le immagini trasmesse dalle tv, che mostravano i convogli della Croce Rossa in movimento a Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza. Secondo un video diffuso dall’agenzia Reuters, i mezzi del CICR (autobus e veicoli contrassegnati dal logo dell’organizzazione) hanno attraversato le strade principali di Khan Younis nelle prime ore di lunedì, per trasportare sia gli ostaggi israeliani sia i detenuti palestinesi che saranno rilasciati in parallelo.
Tra le voci più toccanti, quella di Ilan Gilboa Dalal, padre di Guy, uno dei sette liberati: «Svegliarsi in un nuovo mattino, tutto sembra più bello, tutto sembra migliore, i colori nell’aria», ha detto, raccontando la gioia della famiglia nel sapere che il figlio è finalmente libero. Dal canto suo, il primo ministro Benjamin Netanyahu ha voluto rivolgere un messaggio personale agli ostaggi rientrati in patria. «A nome di tutto il popolo d’Israele, bentornati! Vi abbiamo aspettato, vi abbracciamo», si legge nella nota firmata da Netanyahu e dalla moglie Sara.
Secondo l’ufficio del Primo Ministro, il messaggio è parte di un kit di accoglienza consegnato ai sopravvissuti, che include vestiti, oggetti personali, un computer portatile, un telefono cellulare e un tablet. Anche il presidente israeliano Isaac Herzog ha commentato la giornata con parole cariche di emozione e attesa: «Questa è una mattina di grande speranza e grande preghiera. Una mattina in cui ci aspettiamo e desideriamo vedere tutti a casa, fino all’ultimo».
Dalla Striscia, intanto, Hamas ha diffuso una dichiarazione che conferma la volontà di rispettare i termini dell’accordo di scambio, pur ammonendo Israele a fare altrettanto: «Dichiariamo il nostro impegno nei confronti dell'accordo raggiunto e dei relativi calendari, a condizione che Israele li rispetti». Le operazioni continuano sotto stretta vigilanza del Comitato internazionale della Croce Rossa, e le autorità israeliane hanno già predisposto tre diversi centri medici per accogliere i rilasciati, in base alle loro condizioni fisiche e psicologiche. Gli aggiornamenti sono attesi nelle prossime ore.