L'intelligence israeliana ha espresso preoccupazione per il forte aumento del coinvolgimento degli arabi israeliani nello Stato islamico e in altre fazioni armate palestinesi nella Cisgiordania settentrionale.
Negli ultimi cinque mesi, lo Shin Bet ha smascherato e arrestato più di 15 cellule e reti terroristiche composte da arabi israeliani. Secondo l'agenzia di intelligence interna, la maggior parte degli arrestati aveva giurato fedeltà allo Stato Islamico.
Per l'intelligence israeliana, in Cisgiordania aumenta il sostegno allo Stato Islamico
Nelle ultime settimane le autorità hanno individuato una tendenza crescente alle attività legate al terrorismo e hanno delineato diversi modelli e fattori che contribuiscono alla sua diffusione. Un alto funzionario della difesa, secondo quanto riferisce oggi il Jerusalem Post, ha evidenziato due principali canali di attività osservati negli ultimi mesi tra gli arabi israeliani.
Il primo riguarda la formazione di cellule affiliate allo Stato Islamico all'interno di Israele. Questi gruppi sono composti principalmente da adolescenti e giovani adulti ventenni. Secondo la fonte, sono spesso esposti a pubblicazioni online e trasmissioni di emittenti televisive in lingua araba.
Il funzionario ha affermato che il fenomeno è in parte dovuto al successo percepito del presidente siriano Ahmed al-Sharaa e dei suoi seguaci, considerati da alcuni settori della comunità arabo-israeliana figure jihadiste. La rivolta siriana, ha aggiunto il funzionario, è considerata da alcuni una fonte di ispirazione.
Il secondo canale riguarda gli arabi israeliani che si recano nella Cisgiordania settentrionale e si uniscono a gruppi terroristici affiliati ad Hamas e alla Jihad islamica palestinese. Lo Shin Bet ha identificato cittadini israeliani che hanno avuto accesso a zone come Jenin, dove si sono uniti a questi gruppi per sostenere attività terroristiche.
Secondo fonti di sicurezza, questo supporto include il contrabbando di esplosivi e armi, lo svolgimento di ricognizioni e la segnalazione dei movimenti delle truppe dell'IDF per supportare gli attacchi contro i soldati israeliani.
I funzionari hanno anche sottolineato l'impatto delle immagini diffuse sui social media e dalle reti televisive europee e arabe. Le fotografie che mostrano bambini affamati, distruzione e morte a Gaza, affermano, stanno infiammando il sentimento popolare nelle comunità arabe e spingendo alcuni individui ad agire contro lo Stato, anche unendosi a fazioni terroristiche in Cisgiordania.
Domenica le autorità hanno reso pubblico che tre residenti di Ar'ara, tutti cittadini israeliani, sono stati arrestati dopo aver giurato fedeltà allo Stato islamico e avere presumibilmente pianificato attacchi in Israele.
Secondo il comunicato, gli arresti sono stati effettuati nell'ambito di un'operazione congiunta dello Shin Bet, della Polizia del Distretto Costiero e dell'unità regionale anticrimine di Menashe. I sospettati – due adulti e un minorenne – sono accusati di aver pianificato attività terroristiche per conto dello Stato Islamico.
L'inchiesta ha scoperto che a gennaio i tre erano stati coinvolti in uno scontro con la Polizia di Frontiera. In seguito all'incidente, avrebbero contattato un agente straniero, esprimendo l'intenzione di colpire gli ebrei. Avrebbero ricevuto addestramento da agenti dello Stato Islamico in Siria sulla costruzione di esplosivi e condotto test di detonazione in aree aperte al pubblico con l'obiettivo di produrre un ordigno di grande potenza da utilizzare contro il personale di sicurezza israeliano.