Nella foto, Jean-Baptiste de Franssu, presidente IOR
Il Bilancio d'Esercizio 2024 evidenzia un nuovo anno di crescita per l’Istituto per le Opere di Religione, che ha registrato un utile netto in crescita di 7 punti percentuali su base annua, fino a 32,8 milioni di euro, grazie al contributo positivo del margine di interesse, del margine commissionale e del margine d’intermediazione, unitamente a un attento controllo dei costi.
IOR: utile netto in crescita del 7% nel 2024
Sale del 5,8% il margine d’interesse, del 13,2% il margine commissionale, del 3,6% il margine di intermediazione, col Tier 1 ratio che arriva a 69,43%, crescendo del 16,1%, per via di una generale diminuzione dei rischi e all’aumento del patrimonio netto.
La raccolta complessiva (depositi, conti correnti, gestioni patrimoniali e titoli in custodia) gestita dall’Istituto arriva a 5,7 miliardi di euro, con 731,9 milioni di patrimonio netto.
I solidi dati finanziari hanno permesso alla Commissione Cardinalizia di deliberare la distribuzione al Santo Padre di un dividendo pari a 13,8 milioni di euro, in coerenza con la missione dell’Istituto a sostegno delle opere di religione e di carità.
Nel corso del 2024, lo IOR ha continuato ad ampliare la propria offerta di servizi bancari e di investimento, il tutto in piena aderenza ai principi della Dottrina Sociale della Chiesa Cattolica. La qualità dei servizi di investimento è confermata dalla performance delle linee di gestione patrimoniale dell’Istituto, che hanno riportato rendimenti positivi e, nel 79% dei casi, superiori al benchmark.