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Influencer: 51.000 nuovi posti di lavoro per un settore in piena espansione

Redazione
 
Influencer: 51.000 nuovi posti di lavoro per un settore in piena espansione
Nel 2024, il settore degli influencer ha consolidato il suo ruolo di protagonista nell’economia digitale, dimostrando un impatto occupazionale ed economico senza precedenti. Secondo un rapporto presentato durante l’evento “C come Economy”, organizzato dall’Associazione italiana content & digital creators insieme all’INPS e ad Assoinfluencer, l’attività degli influencer ha generato complessivamente 51.382 posti di lavoro a tempo pieno, tra occupazioni dirette e indirette. Di questi, 18.110 posti derivano direttamente dalla produzione di contenuti digitali, un’attività che coinvolge persone dedicate a tempo pieno alla creazione di contenuti per il proprio pubblico. La maggior parte di queste occupazioni si concentra su Instagram, che da solo ha generato 14.137 posti, seguito da YouTube con 2.746 e TikTok con 1.227.

L’impatto indiretto, invece, riguarda 33.272 nuovi impieghi creati in settori collaterali, come quelli di grafici, fotografi, videomaker, agenzie di comunicazione e talent manager. Tra i comparti maggiormente beneficiati spiccano i servizi professionali, scientifici e tecnici (8.716 nuovi occupati), i servizi amministrativi e di supporto (6.634) e la produzione di beni trasformati e manufatti (6.535).
Sul fronte economico, il reddito medio annuo generato dagli influencer si attesta attorno agli 84.000 euro, ma con differenze significative in base alla dimensione del seguito. Chi possiede tra 10.000 e 49.999 follower guadagna circa 40.000 euro l’anno, mentre chi supera il milione di follower può arrivare a ricavi annuali straordinari, fino a 1,6 milioni di euro.

Questo andamento conferma come il valore economico sia direttamente proporzionale alla capacità di attrazione esercitata sui social media. In un contesto europeo, l’Italia si posiziona come il terzo Paese per numero di influencer, con 82 creatori digitali ogni 100.000 abitanti, superata solo da Spagna (106) e Regno Unito (93). Questo dato si inserisce in un panorama globale in continua espansione, con il numero di utenti delle piattaforme social che è cresciuto a 5 miliardi nel 2024. In Italia, il 94,3% delle persone tra i 16 e i 64 anni utilizza i social media.

Tra le piattaforme più diffuse, Facebook domina per utenti attivi (77,5% degli italiani), seguito da Instagram (75,3%) e TikTok (41%). Tuttavia, se si analizza il tempo medio trascorso, TikTok è in testa con 32 ore mensili per utente, segno del suo crescente coinvolgimento. L’analisi evidenzia non solo il peso economico di questo settore, ma anche il suo ruolo come motore di sviluppo per professioni emergenti legate alla content creation e ai servizi digitali. Questo fenomeno riflette un cambiamento profondo nel mondo del lavoro, dove la digitalizzazione offre nuove opportunità e modelli di business che ridefiniscono le dinamiche economiche tradizionali.
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