Il mercato immobiliare delle abitazioni usate in Italia ha registrato un modesto incremento nel mese di maggio, con i prezzi che salgono dello 0,5% rispetto ad aprile, portando il valore medio al metro quadrato a 1.824 euro. Lo rivela l'ultimo indice dei prezzi elaborato da idealista, uno dei principali portali immobiliari italiani.
Immobiliare usato: lieve rialzo a maggio (+0,5%), ma i prezzi restano in frenata su base annua
Nonostante il segnale positivo su base mensile, il quadro generale mostra una tendenza al rallentamento. Su base annua, infatti, si rileva una lieve contrazione dei valori immobiliari pari allo 0,8%, confermando un'attenuazione rispetto alla forte crescita degli anni precedenti. Nel mese di maggio, la maggior parte delle regioni italiane ha visto un aumento dei prezzi delle abitazioni usate. Solo due eccezioni hanno registrato un calo: la Valle d'Aosta (-0,4%) e l'Umbria (-0,2%). La Sicilia ha mantenuto una stabilità dei prezzi.
In cima alla classifica degli aumenti si posiziona il Friuli-Venezia Giulia, con un +1,4%, seguito da Lombardia e Sardegna, entrambe a +0,9%. Rialzi significativi si sono registrati anche in Molise (+0,8%), Toscana e Marche (entrambe +0,7%), e Campania e Abruzzo (entrambe +0,6%). Regioni come Veneto, Liguria ed Emilia-Romagna si sono allineate al dato medio nazionale, con una variazione dello 0,5%.
Altre 10 regioni hanno mostrato variazioni inferiori alla media, oscillando tra il +0,4% del Lazio e il +0,1% della Puglia. Per quanto riguarda i valori medi al metro quadrato, il Trentino-Alto Adige si conferma la regione più costosa, con 3.147 euro/m², seguito da Valle d'Aosta (2.565 euro/m²), Liguria (2.480 euro/m²) e Toscana (2.378 euro/m²). Sopra la media italiana si trovano anche Lombardia (2.233 euro/m²), Lazio (2.124 euro/m²) ed Emilia-Romagna (1.839 euro/m²). Le regioni più economiche includono la Calabria, con il valore più basso a 912 euro/m².
A livello provinciale, il 61% delle aree monitorate ha registrato aumenti. I rincari più consistenti si sono verificati ad Ascoli Piceno (+3,1%), Pordenone (+2%), Lecco (+1,9%) e Firenze (+1,8%). Anche grandi centri come la provincia di Milano (+0,9%) e l'hinterland romano (+0,6%) hanno visto rialzi. Tuttavia, 32 province hanno evidenziato un calo dei prezzi, con le flessioni più marcate a Isernia (-2,3%), Trapani (-1,4%) e Piacenza (-1%).
Sul fronte dei prezzi medi, Bolzano detiene il primato di provincia italiana più cara, con 4.531 euro al metro quadrato. Seguono Milano (3.579 euro/m²), Lucca (3.207 euro/m²), Savona (3.109 euro/m²) e Firenze (3.066 euro/m²), tutte con valori superiori ai 3.000 euro/m². Tra le province con i valori più bassi si trovano Biella (620 euro/m²), Caltanissetta (649 euro/m²) e Isernia (698 euro/m²).