Ambiente & Sostenibilità
Hyround, a Sestu nasce il primo impianto italiano di idrogeno verde collegato alla rete del gas
Redazione

È stato inaugurato a Sestu Hyround, il primo impianto in Italia per la produzione di idrogeno verde collegato direttamente alla rete di distribuzione cittadina del gas. Una struttura innovativa che alimenterà utenti domestici, una flotta di autobus del trasporto pubblico e il processo produttivo di un’industria casearia del territorio.
Hyround, a Sestu nasce il primo impianto italiano di idrogeno verde collegato alla rete del gas
All’evento hanno preso parte il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, il Presidente del Consiglio Regionale della Sardegna, Piero Comandini, il Sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, la Sindaca di Sestu, Maria Paola Secci, il Presidente di Italgas, Paolo Ciocca, l’Amministratore Delegato di Italgas, Paolo Gallo (in foto), e l’Amministratore Delegato di Italgas Reti, Pier Lorenzo Dell’Orco.
“Oggi Italgas porta la transizione energetica fuori dai libri per trasformarla in realtà industriale e sociale per la Sardegna e per l’Italia”, ha sottolineato Pichetto Fratin, rimarcando come l’idrogeno rappresenti un asset strategico per la decarbonizzazione. “Con il supporto delle moderne tecnologie digitali, la Sardegna diventa un laboratorio nazionale ed europeo di sostenibilità concreta che oggi Italgas, con la nascita della prima comunità energetica residenziale a idrogeno, rende reale”.
L’AD di Italgas, Paolo Gallo (nella foto), ha evidenziato l’importanza di ricerca e sviluppo come leve per accelerare la decarbonizzazione: “Non si tratta solo di produrre idrogeno, ma di dimostrare che neutralità tecnologica e integrazione di nuove fonti sono strumenti per risolvere il trilemma: sicurezza energetica, sostenibilità ambientale e competitività dei costi. La Sardegna è l’esempio concreto di questa visione”.
Sulla stessa linea, Pier Lorenzo Dell’Orco, AD di Italgas Reti, ha rimarcato che Hyround rappresenta “il primo esempio in Europa di utilizzo di idrogeno e metano in blending destinato agli usi finali, valorizzando anche l’impiego domestico”.
L’impianto si basa sulla tecnologia Power to Gas, che converte energia elettrica in idrogeno tramite elettrolisi dell’acqua. L’energia necessaria proviene da un campo fotovoltaico da 1 MW composto da 1.746 pannelli. L’idrogeno prodotto trova diversi impieghi: alimentazione degli autobus locali, miscelazione con gas naturale per la distribuzione in rete e utilizzo industriale.
La produzione iniziale è di 21 tonnellate all’anno, con un incremento previsto fino a 70 tonnellate entro il 2028. Il progetto ha richiesto un investimento di 15 milioni di euro, di cui 1,5 finanziati dal PNRR per la realizzazione della stazione di rifornimento per autotrazione.
Hyround copre l’intera catena del valore, dalla produzione allo stoccaggio e distribuzione, e dimostra come le reti gas possano essere complementari a quelle elettriche nel percorso verso il net zero al 2050. La scelta della Sardegna non è casuale, l’isola ospita le reti di distribuzione gas più avanzate del Paese, progettate per accogliere anche biometano, idrogeno e metano sintetico.
Il nuovo impianto conferma inoltre il valore dell’idrogeno come vettore e sistema di stoccaggio energetico, in alternativa alle batterie per le quali l’Italia non dispone di materie prime sufficienti. La possibilità di immettere l’idrogeno nelle reti esistenti e trasportarlo rapidamente ne fa un elemento chiave della transizione.
Hyround concretizza il principio del sector coupling, basato sull’integrazione tra reti gas ed elettriche, rafforzando resilienza e flessibilità del sistema energetico nazionale. Il nome scelto, ispirato a ciclicità, rigenerazione e continuità, richiama i valori di un sistema sempre più sostenibile e orientato alle energie rinnovabili.