Hamas ha annunciato l'imminente rilascio di un ostaggio, l'israelo-americano Edan Alexander e, contestualmente, il movimento islamista si è detto "pronto ad avviare immediatamente negoziati intensivi e a compiere seri sforzi per raggiungere un accordo finale sulla fine della guerra, sullo scambio dei prigionieri e sull'amministrazione della Striscia di Gaza da parte di un organismo indipendente, con l'obiettivo di garantire il mantenimento della calma e della stabilità per molti anni, oltre alla ricostruzione e alla fine dell'assedio". Il rilascio di Alexander è stato celebrato dal presidente americano Trump, che ha parlato di una ''notizia monumentale''.
Hamas annuncia il rilascio di Edan Alexander e si apre a negoziati
"Sono grato a coloro che hanno contribuito a rendere possibile questa notizia monumentale", ha affermato Donald Trump in un messaggio sul suo social network Truth.
Il presidente degli Stati Uniti ha inoltre affermato di sperare nel rilascio di tutti gli altri ostaggi e che questo sarà "il primo degli ultimi passi necessari per porre fine a questo brutale conflitto" che contrappone Israele ad Hamas dal 7 ottobre 2023.
Da parte sua il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato oggi che il rilascio di Edan Alexandernon porterà a un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza né al rilascio dei prigionieri palestinesi.
In una dichiarazione del suo ufficio, Netanyahu ha ribadito che i negoziati per un accordo che ottenga il rilascio di tutti gli ostaggi ancora detenuti a Gaza si svolgeranno "sotto il fuoco nemico" e che il suo Paese si sta ancora preparando a "un'intensificazione dei combattimenti".
Netanyahu: “Nessun cessate il fuoco, i combattimenti continueranno”
"Israele non si è impegnato ad alcun cessate il fuoco o al rilascio dei terroristi (riferendosi ai palestinesi detenuti,ndr), ma solo a un corridoio sicuro che consenta il rilascio di Edan", ha affermato Netanyahu. A suo dire, il rilascio previsto dell'unico ostaggio vivente con cittadinanza americana sarebbe stato possibile grazie alla "pressione militare" israeliana nella Striscia di Gaza.
"Siamo nel mezzo di giorni decisivi, durante i quali è stata presentata una proposta ad Hamas che consente il rilascio dei nostri ostaggi. I negoziati proseguiranno sotto pressione, parallelamente ai preparativi per un'intensificazione dei combattimenti", ha aggiunto il primo ministro israeliano.