È forse l'immigrazione il tema su cui si giocherà la competizione elettorale in Germania. Un tema che sarà una priorità assoluta per il prossimo governo federale, perché non si tratta solo di essere e mantenere una società aperta, ma anche di integrare cittadini stranieri e lavoratori qualificati.
Germania: la campagna elettorale si gioca anche sull'immigrazione
Anche perché tutti dovrebbero essere coscienti che senza un numero significativamente maggiore di lavoratori, la trasformazione economica fallirà e molte aziende dovranno chiudere i battenti per mancanza di manodopera.
Secondo le stime degli analisti, nei prossimi quattro anni la macchina industriale tedesca avrà bisogno di almeno un milione e 600 mila lavoratori stranieri, perché solo così si potrà garantire la stabilità economica e sociale in Germania. Per raggiungere questo obiettivo, la Germania deve diventare più attraente per i lavoratori qualificati stranieri, bisogna migliorare l'integrazione dei richiedenti asilo che già vivono qui nel mercato del lavoro tedesco e bisogna creare una narrazione che presenti la migrazione non come una minaccia, ma come un'opportunità, anche in senso economico.
Gli ultimi due anni del governo ''semaforo'' (Spd, Liberl democratici e Verdi) c'è stata una direzione irregolare in materia di politica migratoria e di integrazione. Il governo, mentre annunciata ulteriori espulsioni e restrizioni all'immigrazione, stava pianificando tagli nei settori della consulenza sull'immigrazione per adulti e dell'assistenza psicosociale.
Solo il 29 gennaio scorso, il Bundestag tedesco ha approvato una mozione - non vincolante - del gruppo parlamentare dell'CDU per inasprire la politica migratoria sotto forma di un cosiddetto "piano in cinque punti". La maggioranza richiesta è stata raggiunta grazie al sostegno dell'AfD. L'obiettivo del piano è quello di limitare ulteriormente l'immigrazione clandestina in Germania e di rafforzare la sicurezza interna.
Tuttavia, questa decisione è stata presa nonostante i dati empirici dimostrino che il numero di ingressi illegali è già in calo. Inoltre, i crimini violenti e di altro tipo non possono essere attribuiti principalmente a migranti illegali o a persone costrette a lasciare il Paese. Piuttosto, fattori socioeconomici, come la povertà e la mancanza di partecipazione sociale, sono cause decisive della criminalità, indipendentemente dall'origine o dallo stato di residenza.
Ma i piani del partito di estrema destra AfD sono più drastici, chiedendo l'espulsione verso i Paesi di origine delgi irregolari, cosa che non solo fermerebbe l'immigrazione, ma costringerebbe anche molte persone con e senza passaporto tedesco a lasciare il Paese.
Il candidato cancelliere della CDU, Friedrich Merz, ha chiesto di recente la revoca della cittadinanza tedesca e vuole annullare la riforma della cittadinanza del governo federale, che accelera la naturalizzazione e riduce gli ostacoli alla doppia cittadinanza. È un dato di fatto che la Germania dipende dalla partecipazione attiva dei suoi cittadini con un passato migratorio, nonché da un'integrazione e un'immigrazione di successo, per stabilizzare nuovamente il potenziale di crescita dell'economia tedesca a un livello moderato, poco inferiore all'1%.
Ad esempio, il boom economico degli anni 2010 non sarebbe stato possibile senza l'immigrazione proveniente dall'Europa e dall'esterno. Senza questa immigrazione, oggi in Germania non si raggiungerebbe il record di 46,1 milioni di lavoratori dipendenti, ma anzi i numeri dell'occupazione sono in calo da molti anni. Oltre l'80 percento della crescita occupazionale degli ultimi cinque anni è dovuta ai lavoratori stranieri, molti dei quali sono lavoratori autonomi, il che fornisce un importante impulso all'innovazione economica.
Dal 2023, l'evoluzione dell'occupazione soggetta a contributi previdenziali sarà addirittura sostenuta esclusivamente dagli stranieri. Molti servizi, in particolare quelli essenziali nel settore dei servizi pubblici, come l'assistenza infermieristica e sanitaria, oggi non sarebbero possibili senza l'immigrazione di lavoratori stranieri.