A Palazzo Giustiniani, nella storica Sala Zuccari del Senato della Repubblica, ha preso vita la prima edizione del premio “Corporate Life Savers”, un riconoscimento pensato per le aziende che promuovono tra i propri dipendenti la donazione di sangue e plasma.
Generali e Lottomatica premiate come “Corporate Life Savers” per l'impegno nella donazione di sangue
L’iniziativa nasce da Rosso, startup italiana che punta a digitalizzare i processi di reclutamento dei donatori, con particolare attenzione alle nuove generazioni, offrendo strumenti innovativi per rendere il gesto del dono più accessibile, sicuro e consapevole.
Le aziende premiate hanno saputo dimostrare come la cultura del dono possa integrarsi nelle strategie di sostenibilità e nel welfare aziendale, sfruttando le tecnologie digitali per semplificare l’accesso alle campagne di donazione senza compromettere la privacy dei lavoratori. Tra queste figurano nomi di spicco come Generali Italia, Lottomatica, Avolta, Axa, Brunello Cucinelli, Bracco, Fater, Alten, PagoPa, Open Fiber, Nestlè, Hines e CA Auto Bank.
Generali Italia e Lottomatica hanno ricevuto un riconoscimento speciale per aver coinvolto il maggior numero di dipendenti nelle iniziative di donazione, un risultato ritirato rispettivamente da Barbara Lucini, head of sustainability e social responsibility di Generali Italia (in foto), e da Giuseppina Falcucci, head of sustainability di Lottomatica.
L’evento, intitolato “Generazione Dono - Il dono nell’era digitale: etica, inclusione e sostenibilità della spesa pubblica”, ha voluto essere un forum di confronto tra pubblico e privato, dove discutere di innovazione, salute e responsabilità sociale, promuovendo un dialogo costruttivo sulle nuove modalità di partecipazione civica e sulle opportunità offerte dalle tecnologie digitali.
Alla seconda edizione dell’evento, promossa da Antonio Guidi, hanno preso parte autorevoli esponenti del mondo istituzionale e finanziario che hanno sottolineato il valore sociale ed economico della donazione.
Giuseppe Busia, presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, ha ricordato come il gesto del dono generi un valore concreto, aggiungendo coesione alla comunità. “Donare significa creare valore dalla gratuità. Digitalizzare e rendere trasparente la pubblica amministrazione rafforza fiducia e partecipazione. Il dono è ciò che aggiunge coesione alla comunità”, ha affermato Busia.
Allo stesso modo, Massimo Doria, segretario generale della Banca d’Italia, ha richiamato l’attenzione sul legame tra capitale sociale e sviluppo economico. “La donazione di sangue si fonda su fiducia, gratuità e senso civico: è una componente del capitale sociale di un Paese, capace di rafforzarne lo sviluppo civile ed economico”, ha spiegato Doria, evidenziando come la generosità individuale abbia un impatto diretto sul benessere collettivo.
Federico Freni, sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha concluso sottolineando il ruolo strategico delle startup nel settore: “Chi investe in startup innovative nel campo del sangue scommette sul futuro del Paese. Integrare finalità economiche e sociali è la via per garantire la sostenibilità del sistema sanitario nazionale”, ha dichiarato Freni, ricordando come innovazione e responsabilità sociale possano procedere di pari passo per rafforzare l’intero sistema.