A Nogent, nell'Alta Marna, in Francia, una assistente educativa, di 31 anni, è stata uccisa a coltellate da un ragazzo al quale aveva trovato l'arma nel corso di un controllo dello zaino. L'assassino è stato già arrestato, mentre i 324 studenti della scuola Françoise-Dolto sono stati tenuti nel plesso, in attesa della conclusione delle prima indagini.
Francia: quindicenne uccide a coltellate un'assistente scolastica che lo aveva trovato in possesso dell'arma
La notizia della morte, data dalla prefettura, è stata confermata dal presidente Emmanuel Macron, che ha denunciato "un'ondata insensata di violenza". Teatro dell'aggressione è stato, questa mattina, il liceo Françoise-Dolto a Nogent (Alta Marna).
"Mentre vegliava sui nostri bambini a Nogent, un'assistente all'infanzia ha perso la vita, vittima di un'ondata di violenza insensata'', ha scritto Macron che ha assicurato la sua vicinanza alla famiglia della vittima, ai ai suoi colleghi e ''all'intera comunità educativa".
La ministra dell'Istruzione, Elisabeth Borne, che si è recata a Nogent, ha ''reso omaggio alla compostezza e all'impegno di coloro che sono intervenuti per controllare l'aggressore e proteggere studenti e personale''.
Il controllo degli zaini degli studenti era stato "pianificato da tempo" insieme alla gendarmeria, "nel quadro della circolare di Retailleau-Borne" , ha precisato il rettorato, sottolineando che in questa struttura non sussistevano "particolari difficoltà".
Il Primo Ministro François Bayrou, da parte sua, ha dichiarato che "la minaccia delle armi da taglio" tra i minorenni è "diventata critica" e "che spetta a noi fare di questo flagello diffuso un nemico pubblico". Alla fine di aprile, all'indomani di un attentato mortale in un liceo di Nantes , il Primo Ministro ha annunciato "un'intensificazione dei controlli nei pressi e all'interno delle scuole".
Controlli casuali delle borse nelle scuole sono stati implementati dopo una rissa a marzo che ha causato la morte di un diciassettenne fuori da un liceo nell'Essonne. Il Ministro dell'Interno ha promesso maggiore "deterrenza e sanzioni" intorno alle scuole. Il Ministero ha dichiarato che tra il 26 marzo e il 26 maggio, 6.000 controlli hanno portato al sequestro di 186 coltelli e all'arresto di 32 persone.