Quella che fino a ieri era considerata una seria minaccia per gli ecosistemi marini italiani, il temuto granchio blu, si appresta a trasformarsi in una concreta opportunità economica e sociale. L'8 ottobre 2025, alle ore 11.00, presso la sede di Forza10 in via Austria 3 a Bagnoli di Sopra, sarà presentata in conferenza stampa Fil Blu: la prima filiera interamente italiana dedicata alla valorizzazione di questa specie invasiva.
Da minaccia a risorsa: nasce Fil Blu, innovativa filiera che trasforma il granchio blu in risorsa per il petfood
L'obiettivo è audace: convertire un'emergenza ambientale in una risorsa preziosa per il settore del petfood. L'idea di Fil Blu non nasce per caso, ma è profondamente radicata nella ricerca scientifica. Questo ambizioso progetto affonda le sue radici nel programma RiPesca, un'iniziativa promossa dalle prestigiose Università di Padova e Milano e sostenuta attivamente dal Ministero dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (MASAF).
Si tratta, in sostanza, di una filiera virtuosa che tesse una rete inedita tra il mondo accademico, l'industria della pesca, startup innovative e importanti realtà industriali operanti nel settore della cura degli animali domestici. L'intento ultimo è quello di dare vita a un sistema produttivo circolare e sostenibile, capace di generare un impatto positivo sia sull'ambiente che sulla comunità.
Il cuore pulsante di Fil Blu risiede nella sua capacità di reinventare la funzione del granchio blu. Questo crostaceo, finora indesiderato, verrà processato e trasformato in una farina proteica di alta qualità. Questa farina, ricca di nutrienti, sarà l'ingrediente principale per la formulazione di un alimento per gatti perfettamente bilanciato, destinato alla distribuzione su tutto il territorio nazionale.
Ma il valore di questa iniziativa non si esaurisce nell'innovazione produttiva. C'è un'importante dimensione etica: tutti i proventi derivanti dalla commercializzazione di questo nuovo prodotto, una volta coperte le spese e le imposte, saranno interamente destinati alla salvaguardia e al ripristino degli ecosistemi marini italiani. Un esempio lampante di come l'ingegno e la collaborazione possano trasformare una crisi in un'opportunità di crescita, non solo economica ma anche ecologica e sociale.