Economia

EY: crescita moderata per l’Italia, ma il lavoro resta solido

Redazione
 
EY: crescita moderata per l’Italia, ma il lavoro resta solido
Secondo le nuove stime contenute nella nona edizione dell’EY Italian Macroeconomic Bulletin, l’economia italiana si prepara ad affrontare i prossimi anni con una crescita moderata ma stabile. Le proiezioni indicano un aumento del PIL reale dello 0,5% nel 2025 e dello 0,7% nel 2026, con un’inflazione che si manterrà all’1,9% in entrambi gli anni. Un quadro di sostanziale equilibrio che tuttavia evidenzia la fragilità del comparto industriale e i rischi legati all’incertezza geopolitica e alla sostenibilità del debito pubblico.

EY: crescita moderata per l’Italia, ma il lavoro resta solido

Il secondo trimestre del 2025 ha segnato una contrazione congiunturale dello 0,1% dopo la crescita dello 0,3% registrata nel primo trimestre, a causa soprattutto del calo delle esportazioni (-1,7%), che hanno invertito il trend positivo del trimestre precedente (+2,1%). Le importazioni, invece, hanno mostrato un leggero incremento (+0,4%), determinando un contributo negativo del commercio estero pari a -0,7 punti percentuali. Più stabili i consumi privati, mentre gli investimenti hanno garantito un apporto positivo di 0,2 punti percentuali.

Il mercato del lavoro continua a rappresentare uno degli elementi di maggiore solidità del sistema economico nazionale. Con circa 24,2 milioni di occupati, il numero dei lavoratori ha raggiunto livelli record, con una crescente stabilità contrattuale. Il tasso di disoccupazione è previsto al 6,4% nel 2025, con una lieve risalita al 6,8% nel 2026. La crescita occupazionale è trainata in larga parte dalle fasce d’età più avanzate, in particolare dagli over-55, che tra il 2018 e il 2024 hanno guadagnato 5 punti percentuali nella quota complessiva degli occupati.

Negli ultimi dieci anni, con la sola eccezione del 2020, il numero di disoccupati tra i 20 e i 64 anni è diminuito del 50%, mentre gli inattivi si sono ridotti del 15%. A consolidare il quadro, il ruolo crescente del settore dei servizi, che rappresenta ormai circa il 70% dell’occupazione totale, quota in costante aumento negli ultimi vent’anni.

“L’economia italiana sta attraversando una fase di transizione complessa, caratterizzata da una crescita moderata ma costante
- ha dichiarato Mario Rocco, Partner EY e Head of Valuation, Modelling & Economics -. Nonostante nel mese di luglio sia stata registrata una crescita tendenziale dello 0,7% dopo 29 mesi di contrazione, il comparto industriale fatica a causa di difficoltà strutturali e del contesto geoeconomico. Guardando al futuro, è fondamentale sostenere il potere d’acquisto, anche attraverso misure fiscali mirate, e continuare a investire in innovazione, infrastrutture e consolidare le competenze richieste nel mercato del lavoro per sostenere la competitività del Paese e favorirne la crescita”.
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