In un’estate italiana che si preannuncia carica di rincari, cresce la domanda di credito al consumo, alimentata anche dalla prospettiva di acquisti incentivati come le auto “green”, i saldi stagionali e le vacanze. Secondo i dati elaborati da Experian, azienda specializzata in soluzioni data tech per il comparto finanziario, nel mese di maggio 2025 si è registrato un incremento significativo delle richieste di prestiti personali, con una crescita dell’11,12% rispetto al mese precedente e del 9,67% rispetto a maggio 2024.
Estate di rincari, ma crescono i prestiti: boom del "compro ora, pago dopo"
I prestiti finalizzati, ovvero quelli destinati a finanziare beni o servizi specifici, hanno registrato un aumento del 5,15% su base annua, pur mostrando una lieve flessione rispetto ad aprile 2025. A trainare il settore è soprattutto il Buy-now-pay-later, il cosiddetto “compro ora, pago dopo”, che nell’ultimo anno ha registrato un balzo del 55%, segnando un ulteriore +7% rispetto al mese precedente.
L’analisi contenuta nel Rapporto sul credito italiano di Experian evidenzia una crescita diffusa della domanda in tutto il territorio nazionale, con dinamiche più marcate nelle regioni del Sud e nel Nord-Ovest. Giulio Mariani, Director Data di Experian, sottolinea che il recente taglio dei tassi da parte della BCE a giugno rappresenta un ulteriore stimolo e che ci sono margini di miglioramento nei prossimi mesi.
L’analisi territoriale segnala che Napoli guida la domanda di prestiti finalizzati, mentre Roma è in testa per i prestiti personali. L’incremento più significativo su base mensile si registra a Venezia e Torino. Per quanto riguarda il Bnpl, Napoli e Torino mostrano tassi di crescita superiori alla media nazionale, con aumenti rispettivamente del 56,84% e del 56,61% nell’ultimo anno. L’importo medio richiesto per un prestito personale in Italia è di 9.976 euro, in lieve calo, mentre la cifra per i prestiti finalizzati è cresciuta dell’8,28% a maggio, attestandosi a 1.710 euro, con picchi nel Nord-Est (1.953 euro) e nel Nord-Ovest (1.785 euro).
Oltre il 42% delle richieste finalizzate riguarda l’acquisto di automobili, nuove o usate. In calo le richieste per smartphone e, soprattutto, per elettrodomestici, che registrano una contrazione del 28,28% rispetto a maggio 2024, probabilmente a causa della riduzione degli incentivi per le ristrutturazioni edilizie. Il Bnpl prosegue nella sua espansione.
Secondo l’Osservatorio Innovative Payments del Politecnico di Milano, nel 2024 il valore complessivo delle transazioni in Italia ha raggiunto i 6,8 miliardi di euro, con un aumento del 46% rispetto all’anno precedente, sostenuto dalla digitalizzazione ma anche da una nuova cultura dei consumi. Un’indagine SWG-Compass di marzo 2025 indica che il 20% degli italiani ha già utilizzato il Bnpl, con una propensione all’uso che raggiunge l’81%, soprattutto tra i giovani, nelle grandi città e per spese superiori ai mille euro. Un italiano su quattro ha considerato questa formula per prenotare le vacanze estive, con importi fino a 3.000 euro, dilazionabili in 12 mesi, spesso resi disponibili anche da catene alberghiere e operatori turistici.
Tra chi ha già utilizzato il servizio, uno su tre dichiara che avrebbe rinunciato all’acquisto senza la possibilità di rateizzare, mentre il 18% avrebbe optato per un’alternativa meno costosa. Per il 38% il Bnpl rappresenta l’occasione per accedere a prodotti di fascia più alta, ma per il 62% si tratta di uno strumento utile per affrontare spese necessarie. Questa percezione è particolarmente diffusa tra le donne, le famiglie con figli, i ceti economicamente più fragili e le generazioni X e Z, ossia chi vive con redditi discontinui, contratti precari o stipendi insufficienti. I dati di Experian indicano che il 56,68% del mercato nazionale del Bnpl è rappresentato da donne, il 38,6% dagli utenti residenti al Sud e il 24,7% da quelli del Nord-Ovest.
Il 30% dei richiedenti ha tra i 18 e i 29 anni, la cosiddetta Generazione Z, più digitalmente attiva ma con un potere d’acquisto ridotto. Mariani osserva che la crescita del Bnpl è il risultato diretto dei cambiamenti nelle abitudini di spesa innescati dalla pandemia, una forma di accesso al credito che ha già generato miliardi di euro nel mercato italiano, con una platea prevalentemente composta da giovani e donne, soggetti tradizionalmente meno valorizzati dai canali finanziari classici. Sebbene l’importo medio delle transazioni rateizzate sia spesso inferiore ai mille euro, il volume complessivo è ormai rilevante. La rateizzazione è diventata un modo per pianificare le uscite o per rendere sostenibili spese altrimenti fuori portata. Il tasso di default per il Bnpl resta allineato con quello del credito tradizionale, mantenendosi sotto il 2%.