La Cina continua a puntare sul carbone per il suo sistema energetico. Lo conferma un rapporto redatto da due gruppi ambientalisti, secondo i quali il Paese, lo scorso anno, ha avviato la costruzione di circa 100 gigawatt di nuove centrali a carbone, il numero più alto in quasi un decennio.
Energia: la Cina continua a puntare ancora sul carbone
Stando al rapporto, queste scelte sembrano andare in senso opposto alla capacità della Cina di raggiungere i propri obiettivi di riduzione delle emissioni di carbonio e rischia di indebolire la massiccia espansione nel Paese dell'energia solare ed eolica, che ha di gran lunga superato quella degli Stati Uniti e dell'Europa.
Il rapporto fa parte di una revisione dei progetti cinesi sul carbone condotta ogni sei mesi dal Centro per la ricerca sull'energia e l'aria pulita con sede in Europa e dal Global Energy Monitor con sede negli Stati Uniti.
Secondo un database mondiale di centrali a carbone gestito da Global Energy Monitor, nel 2024 sono iniziati i lavori di costruzione di centrali elettriche a carbone con una capacità di 94,5 gigawatt, più che in qualsiasi altro anno dal 2015.
Sempre secondo le organizzazioni per l'energia pulita, sono anche ripresi i lavori su 3,3 gigawatt di progetti sospesi. Il rapporto del Centro per la ricerca sull'energia e l'aria pulita e del Global Energy Monitor esprime la preoccupazione che l'energia derivata dal carbone sostituirà la capacità solare ed eolica.
Secondo il rapporto, lo scorso anno le proposte per nuovi progetti o per il rilancio di centrali a carbone in Cina sono scese a 68,9 gigawatt, rispetto agli oltre 100 gigawatt dei due anni precedenti, il che suggerisce che l'avvio dei lavori potrebbe rallentare.