Economia

Enel cresce nel primo semestre 2025 e conferma la guidance, utili in rialzo, buyback e investimenti mirati

Redazione
 
Enel cresce nel primo semestre 2025 e conferma la guidance, utili in rialzo, buyback e investimenti mirati

Enel ha chiuso il primo semestre 2025 con risultati solidi, confermando la guidance per l’intero anno e annunciando nuove iniziative per rafforzare la creazione di valore per gli azionisti. Il colosso energetico italiano ha registrato ricavi pari a 40,8 miliardi di euro, in crescita del 5,4% rispetto allo stesso periodo del 2024, grazie soprattutto al contributo positivo del mercato spagnolo e alle maggiori vendite di commodity sul mercato wholesale.

Enel cresce nel primo semestre 2025 e conferma la guidance, utili in rialzo, buyback e investimenti mirati

L’EBITDA ordinario si attesta a 11,47 miliardi di euro, con un lieve aumento dello 0,9% al netto delle dismissioni. Le performance operative hanno evidenziato un andamento positivo delle reti in Italia, Spagna e Argentina, mentre si è registrata una contrazione nei margini delle rinnovabili, penalizzati dalla scarsa disponibilità idrica e da effetti valutari negativi in America Latina.

L’utile netto ordinario del Gruppo ha raggiunto 3,82 miliardi di euro, in aumento del 4,4% rispetto al 2024 (a perimetro costante), sostenuto da minori oneri finanziari grazie al calo dell’indebitamento netto, sceso a 55,4 miliardi di euro (-0,6%).

L’Amministratore Delegato Flavio Cattaneo (in foto) ha dichiarato: “I risultati confermano l’efficacia della nostra strategia e la nostra capacità di ridurre l’esposizione alla volatilità dei mercati. Ci aspettiamo che l’utile netto ordinario si posizioni nella fascia alta della guidance annuale.”

Il piano industriale 2025-2027, confermato nella sua impostazione, prevede investimenti lordi per 43 miliardi di euro, concentrati principalmente nelle reti (26 miliardi) e nelle energie rinnovabili (12 miliardi), con focus su progetti brownfield per ottimizzare la redditività.

Nel semestre, Enel ha investito 4,53 miliardi di euro, di cui il 69% destinato a Enel Grids per l’ammodernamento delle reti in Italia, Argentina e Brasile. Gli investimenti nelle rinnovabili si sono attestati a 718 milioni, in flessione rispetto al 2024 per effetto del completamento di impianti e del nuovo focus strategico.

Dal 1° agosto parte anche un programma di buyback fino a 1 miliardo di euro, con annullamento delle azioni proprie acquistate. La remunerazione per gli azionisti sarà ulteriormente rafforzata da un dividendo minimo annuo di 0,46 euro per azione per il periodo 2025-2027, con possibilità di payout fino al 70% dell’utile netto ordinario.

A livello operativo, la produzione netta di energia elettrica si è attestata a 93,3 TWh, in calo del 3,5%, mentre l’energia distribuita è scesa a 231,4 TWh. In aumento la potenza efficiente netta del Gruppo, salita a 85,8 GW, di cui 60,7 GW da fonti rinnovabili.

Infine, sul fronte delle operazioni straordinarie, Enel ha acquisito in Spagna il 100% della società eolica Cetasa e ha annunciato accordi per nuovi impianti in Grecia, rafforzando la propria presenza nel settore delle rinnovabili in Europa.

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