Economia

Enel sigla il più grande collocamento obbligazionario del 2025 tra le utility europee

Redazione
 
Enel sigla il più grande collocamento obbligazionario del 2025 tra le utility europee
Enel mette a segno un nuovo primato nei mercati internazionali con il collocamento del più grande bond emesso quest’anno da una utility europea. La società, attraverso la controllata Enel Finance International N.V., ha lanciato un’emissione multi-tranche da 4,5 miliardi di dollari USA, pari a circa 3,8 miliardi di euro, a condizioni giudicate altamente competitive. L’operazione, interamente garantita dalla capogruppo, ha registrato una domanda pari a tre volte l’offerta, con ordini complessivi che hanno superato i 14,4 miliardi di dollari, segnale della solidità percepita dagli investitori sulla strategia del Gruppo.

Enel sigla il più grande collocamento obbligazionario del 2025 tra le utility europee

Il bond, strutturato in quattro tranche con scadenze diversificate tra il 2028 e il 2055, presenta tassi fissi compresi tra il 4,125% e il 5,750%. La durata media dell’emissione si attesta attorno ai 12 anni, con un costo medio equivalente in euro di circa il 3,6%. Tra i soggetti coinvolti nel collocamento figurano i principali istituti finanziari globali, da BNP Paribas a Goldman Sachs, da Intesa Sanpaolo a Morgan Stanley, a testimonianza del carattere internazionale e della rilevanza dell’operazione.

Le agenzie di rating hanno già assegnato giudizi provvisori positivi all’emissione
: BBB per Standard & Poor’s, BBB+ per Fitch e Baa1 per Moody’s, confermando una percezione di stabilità e credibilità della società. I proventi raccolti saranno destinati al fabbisogno ordinario del Gruppo e, in particolare, al rifinanziamento del debito in scadenza, consentendo a Enel di rafforzare ulteriormente la propria struttura finanziaria.

Il collocamento arriva in una fase in cui Enel, negli ultimi dieci anni, ha impresso una trasformazione radicale al proprio mix energetico. Nel 2024 la capacità da fonti rinnovabili ha raggiunto il 73% del totale, contro il 41% del 2015, mentre l’83% dell’energia generata dal Gruppo è stata a zero emissioni, in netta crescita rispetto al 45% di dieci anni prima. Un percorso che ha permesso di ridurre del 72% l’intensità delle emissioni di gas serra (GHG Scope 1) rispetto al 2017, raggiungendo i 101 gCO₂eq/kWh, un dato ben al di sotto dell’obiettivo fissato per il 2024 a 140 gCO₂eq/kWh.

Questi traguardi, resi possibili anche grazie all’uso di strumenti di finanza sostenibile, hanno portato Enel a non dipendere più da emissioni obbligazionarie legate a target specifici di sostenibilità, adottando un modello di business ormai intrinsecamente allineato con la transizione energetica. L’azienda ha dichiarato che continuerà ad adeguare le proprie strategie di funding agli obiettivi di lungo periodo, tra cui l’azzeramento delle emissioni nette dirette e indirette entro il 2040.
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