Economia

E-commerce, Aires-Confcommercio: servono regole europee più chiare per tutelare imprese e consumatori

Redazione
 
E-commerce, Aires-Confcommercio: servono regole europee più chiare per tutelare imprese e consumatori
L’e-commerce europeo è a un bivio. È quanto emerso dal convegno “Il commercio online in Europa a un bivio: cambiare le regole del gioco o soccombere”, organizzato a Roma da Aires Confcommercio in collaborazione con l’europarlamentare Salvatore De Meo (FI-PPE). L’incontro, che ha riunito istituzioni, imprese e rappresentanti del settore, ha acceso i riflettori sull’urgenza di una regolamentazione più equa per il commercio elettronico, in un contesto segnato da squilibri competitivi e rischi per la sicurezza dei consumatori.

E-commerce, Aires-Confcommercio: servono regole europee più chiare per tutelare imprese e consumatori

Il presidente di Aires Confcommercio, Andrea Scozzoli, ha aperto i lavori chiedendo maggiore attenzione e rapidità da parte dei governi, nazionale ed europeo, nel recepire le esigenze del mercato digitale: “Servono norme aggiornate e un impegno concreto per garantire concorrenza leale e trasparenza. Le grandi piattaforme extraeuropee importano milioni di prodotti spesso non conformi agli standard ambientali e di sicurezza dell’Ue, sottraendosi anche agli oneri fiscali”.

Una preoccupazione condivisa anche da Hans Carpels, presidente di EuCER Council, che ha denunciato “un flusso di merci estere divenuto insostenibile” e invocato un intervento deciso dell’Unione europea per ristabilire condizioni di concorrenza paritaria.

Nel corso del dibattito, è emerso come il settore dell’elettronica di consumo, che in Europa vale circa 190 miliardi di euro e in Italia 17 miliardi, rappresenti un termometro delle trasformazioni dell’economia digitale. “Nel nostro Paese, ha spiegato Vittorio Mastromano, direttore dell’Ufficio Studi di Aires Confcommercio, il 75% delle vendite avviene ancora nei negozi fisici. La presenza sul territorio resta fondamentale, ma la totale deregolamentazione dell’online mette a rischio tanto i piccoli esercizi quanto la grande distribuzione”.

Il senatore Maurizio Gasparri, presidente dei senatori di Forza Italia, ha ribadito che “la correttezza della concorrenza deve essere un principio non solo evocato, ma rispettato”, richiamando la necessità di controlli più severi sui flussi di microspedizioni che possono alimentare pratiche di concorrenza sleale.

L’eurodeputato De Meo ha ricordato la recente risoluzione approvata dal Parlamento Europeo per migliorare la gestione dei flussi di merci a basso costo: “Serve accelerare la riforma dell’autorità doganale europea e introdurre regole chiare che garantiscano responsabilità, sicurezza e uniformità tra commercio interno e extraeuropeo”.

Anche Davide Rossi, presidente di OPTIME e direttore generale di Aires, ha evidenziato la necessità di un’azione combinata su più fronti, dagli strumenti tecnici per le dogane, alle norme aggiornate, alla maggiore consapevolezza da parte dei consumatori. “La tecnologia non è tutta uguale, ha ammonito, e acquistare online solo in base al prezzo può comportare rischi per la sicurezza e la qualità dei prodotti”.

L’e-commerce, hanno concluso i relatori, può essere un potente motore di crescita solo se sostenuto da regole certe, concorrenza leale e responsabilità condivisa.
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