Ambiente & Sostenibilità

Decarbonizzazione Ex Ilva: intesa storica tra governo e territori per una siderurgia green a Taranto

Redazione
 
Decarbonizzazione Ex Ilva: intesa storica tra governo e territori per una siderurgia green a Taranto
Svolta storica al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, dove dopo oltre sette ore di confronto è stata siglata l’intesa per la piena decarbonizzazione dell’Ex Ilva di Taranto. L’accordo, che coinvolge amministrazioni nazionali, regionali e locali, mira a garantire la massima tutela produttiva e occupazionale, trasformando l’acciaieria in un polo siderurgico a impatto ambientale zero.

Decarbonizzazione Ex Ilva: intesa storica tra governo e territori per una siderurgia green a Taranto

“È prevalso senso di responsabilità e interesse comune. Oggi esiste una vera Squadra Italia, unita e coesa. Per la prima volta nella storia dell’Ex Ilva tutte le istituzioni hanno trovato un’intesa per affrontare insieme una sfida decisiva per la siderurgia nazionale e per l’intero sistema industriale del Paese”, ha dichiarato il ministro Adolfo Urso. Il titolare del Mimit ha sottolineato che questa è una svolta che potrà attrarre investitori pronti a puntare sulla riconversione green, rendendo l’Italia il primo Paese europeo con una siderurgia pienamente sostenibile.

Il documento è stato firmato, oltre che dal Mimit, anche dai Ministeri dell’Ambiente, della Salute e dell’Interno, dalla Regione Puglia, dalla Provincia e dal Comune di Taranto, dal Comune di Statte, dall’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio, dalle società in amministrazione straordinaria legate al complesso industriale e da DRI d’Italia. Il testo è stato poi illustrato a sindacati, associazioni d’impresa e rappresentanze dell’indotto.

L’intesa prevede che il futuro acquirente presenti, nei tempi stabiliti in gara, le istanze autorizzative ambientali e sanitarie per la progressiva sostituzione degli altoforni con forni elettrici. Dopo il 15 settembre, scadenza per le offerte vincolanti, sarà valutata anche la localizzazione di un polo nazionale per la produzione di DRI (Direct Reduced Iron) a supporto degli impianti elettrici.

Il piano include inoltre la reindustrializzazione delle aree libere secondo le linee guida del “tavolo Taranto”, con la valorizzazione dell’indotto e la ricerca di nuovi investimenti produttivi tramite avvisi pubblici. Particolare attenzione sarà rivolta al quartiere Tamburi, con misure per i proprietari degli immobili, semplificazione delle procedure e rifinanziamento del Fondo sanitario regionale.

Per proteggere l’occupazione nella transizione verso l’acciaio verde, saranno attuate politiche attive e passive del lavoro, in coordinamento con le organizzazioni sindacali. L’intesa sfocerà in un Accordo di Programma ai sensi dell’art. 34 del Testo Unico Enti Locali, con strutture dedicate al monitoraggio delle procedure amministrative sugli impianti strategici.

L’obiettivo finale è coniugare, per Taranto e Statte, diritto alla salute, tutela ambientale e salvaguardia occupazionale. La prima riunione operativa per l’attuazione dell’Accordo di Programma è prevista a settembre.
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