Il settore bancario e finanziario italiano sta intensificando il proprio impegno nella tutela dei servizi e nella lotta ai crimini informatici. Questo sforzo si manifesta attraverso iniziative sia individuali da parte dei singoli istituti, sia in una più ampia cooperazione con le autorità.
Cybersecurity bancaria: investimenti record e strategie rafforzate contro le frodi digitali
La sfida principale rimane quella di bilanciare la stringente necessità di protezione, riservatezza e sicurezza con la crescente richiesta dei clienti di operare in mobilità in modo facile, semplice e rapido. Le banche rispondono a questa esigenza con ingenti investimenti in tecnologia, formazione del personale, campagne di sensibilizzazione rivolte alla clientela e un monitoraggio costante dei rischi emergenti.
"L’elevata attenzione del settore verso le tematiche di sicurezza si riflette anche negli investimenti dedicati, che nel 2024 ammontano a circa 450 milioni di euro e guardando il periodo 2020-2025, le banche hanno investito in cybersecurity oltre 2 miliardi di euro," ha affermato Marco Elio Rottigni, Direttore Generale dell’ABI (in foto), in occasione dell'evento "Banche e Sicurezza", promosso da ABI con ABI Lab, CERTFin e OSSIF.
Rottigni ha proseguito, sottolineando l'importanza cruciale della sicurezza informatica: "La sicurezza informatica è una priorità per l’ABI e l’intero comparto bancario, essenziale per garantire stabilità e fiducia nel settore. In un contesto in costante evoluzione, è fondamentale adottare soluzioni innovative ed efficaci, capaci di rispondere alle esigenze di clienti, imprese e comunità, affrontando prontamente le nuove minacce."
Il Direttore Generale dell'ABI ha inoltre evidenziato il ruolo cruciale della cooperazione: "La collaborazione tra banche promossa dal CERTFin con il fondamentale sostegno della Banca d’Italia ha rafforzato le difese del settore, rendendo più incisive le strategie di prevenzione e contrasto alle frodi. La sicurezza – ha concluso Rottigni – è una responsabilità condivisa che coinvolge tutto il mondo bancario."
Un'analisi dell'ultimo rapporto sulla sicurezza del CERTFin (Computer Emergency Response Team del settore finanziario italiano, sotto la presidenza di Banca d’Italia e ABI, e gestito da ABI Lab) rivela che nel 2024 la maggior parte degli istituti bancari interpellati prevede di mantenere o incrementare le proprie spese per la sicurezza informatica. Il 60% delle risorse è destinato a progetti interni per rafforzare la sicurezza, il 24% a migliorare i servizi digitali per la clientela e il 15% all'adeguamento normativo.
Sul fronte della sensibilizzazione, tutte le banche interpellate hanno affrontato il tema delle truffe informatiche rivolte alla clientela al dettaglio, come il phishing e lo smishing. In particolare, il 92% ha fornito indicazioni sulla gestione sicura dell’identità, l'88% sull'uso sicuro dei pagamenti digitali, l'80% sui dispositivi mobili e il 68% sulla sicurezza dei dispositivi connessi alla rete. Queste campagne informative vengono promosse almeno ogni sei mesi attraverso una pluralità di canali: portali di internet banking (96%), mobile app (92%), social network (85%), informative periodiche o ad hoc (81%), e-mail o SMS (77%) e filiali (69%). Infine, le banche italiane, tramite il CERTFin, si sono fatte promotrici di nuove iniziative di cooperazione intersettoriale con le Istituzioni, inclusa l'ACN (Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale).
L'auspicio è una collaborazione ancora più stretta con gli operatori delle telecomunicazioni per potenziare la prevenzione dei rischi cibernetici e dei crimini informatici. Tra le principali campagne di sensibilizzazione sulla sicurezza informatica, condotte dal CERTFin in sinergia con ABI, Banca d’Italia, Ivass e singoli operatori, spiccano "I Navigati – Informati e Sicuri" per i clienti privati e "Cybersicuri – Impresa possibile" per le aziende, entrambe volte a promuovere un utilizzo consapevole dei servizi digitali e l'importanza della protezione dei sistemi e della formazione del personale.