Economia

Contratti di affitto breve in calo, cresce la domanda di locazioni transitorie

Redazione
 
Contratti di affitto breve in calo, cresce la domanda di locazioni transitorie

Il mercato delle locazioni in Italia sta attraversando una fase di profonda trasformazione, con un progressivo spostamento dagli affitti brevi verso formule contrattuali alternative come gli affitti transitori e i contratti a lungo termine (4+4). Secondo i dati raccolti dall’Ufficio Studi di Locare, incrociati con le informazioni ufficiali di Aigab sugli affitti brevi, questa tendenza è dettata da una combinazione di fattori normativi ed economici che stanno ridefinendo le scelte di proprietari e inquilini.

Contratti di affitto breve in calo, cresce la domanda di locazioni transitorie

La domanda di affitti transitori è cresciuta fino a rappresentare il 25% del mercato, con un incremento dell’offerta del 27% nel terzo trimestre del 2024 rispetto allo stesso periodo del 2023 e un balzo del 49% nel quarto trimestre. Sempre più persone optano per questa soluzione per motivi di studio o lavoro, contribuendo alla crescita del settore. Parallelamente, il segmento degli affitti brevi mostra segnali di rallentamento. A febbraio 2025, Aigab ha registrato circa 8.400 annunci in meno rispetto a gennaio, un calo che potrebbe essere attribuito all’introduzione del Codice Identificativo Nazionale (CIN) e a un generale clima di incertezza economica. Pur rimanendo una scelta popolare nelle principali località turistiche, le nuove regole e i costi di adeguamento stanno inducendo molti proprietari a riconsiderare la loro strategia.

Anche gli affitti a lungo termine (4+4) stanno registrando un’espansione, seppur più moderata: nel quarto trimestre del 2024 la crescita è stata dell’8%, con un’accelerazione al 16% nel febbraio 2025. La stabilità di questa formula contrattuale la rende sempre più interessante per chi cerca sicurezza in un mercato caratterizzato da canoni in costante aumento.

A livello urbano, emergono differenze significative tra le città italiane. Oristano (50%), Massa (49%), Livorno (46%) e Venezia (42-45%) guidano la classifica delle località con la maggiore incidenza di affitti transitori, seguite da Firenze (34-39%), Genova, Cagliari (34%), Milano (28-33%), Bologna (33%), Napoli (31-32%), Bari (32%) e Roma (27-30%). Sul fronte della crescita dell’offerta di affitti transitori su base annua, Bologna (+135%), Cosenza (+90%), Forlì (+81%), Bolzano (+75%), Napoli (+75%) e Firenze (+63%) registrano i maggiori incrementi, seguite da Milano (+62%), Bari (+56%), Cagliari (+54%), Torino (+34%) e Roma (+27%).

Nel comparto degli affitti brevi, alcune grandi città segnalano un calo degli annunci: Firenze registra una diminuzione del 20%, Milano dell’8% e Roma del 9%, indicando un possibile mutamento nella percezione della redditività di questa soluzione o una reazione alle nuove normative.

Per quanto riguarda i contratti a lungo termine (4+4), Milano (+34%) e Bologna (+15%) mostrano un’espansione dell’offerta, mentre Roma (-11%) e Torino (-56%) segnano una riduzione significativa, riflettendo strategie diverse da parte dei proprietari e dinamiche locali specifiche. Questi dati delineano un mercato in evoluzione, dove la regolamentazione e i cambiamenti economici stanno spingendo proprietari e inquilini verso soluzioni più stabili e flessibili, ridefinendo il panorama delle locazioni in Italia.

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